domenica 29 dicembre 2013

Frugando nei cassetti

In questi giorni tornata figlia mi sono concessa il lusso del dormire.
Io che mi sveglio di solito alle 6.00 tutti i giorni, ho invece dormito 12 ore per notte.
Ci e' voluta tanta pazienza per calarmi nel silenzio antico del paesello.
Ce l'ho fatta, pero', nonostante la marea di ricordi che mi ha assalito nelle ore passate a fissate un camino scoppiettante.
Stavolta non ho guardato foto, ne' letto lettere di ex...ma ho trovato un'agenda in fondo ad un cassetto.
Non era uno dei miei diari segreti, bensi' l'agenda nella quale prendevo gli appunti di Storia dell'Arte durante il primo anno di accademia.
Che bello e' stato rivivere quei pomeriggi a lezione, e che lezioni!!
I prof. Ci incantavano con le loro parole.
Tra gli appunti.c'erano le frasi che a lezione mi scriveva la mia carissima amica Stefania.
E poi altre frasi della mitica Katy, di Andrea e Luca.
Un pezzo di vita felice e intensa e' tornata a far parte del presente, e ho provato un'infinita gratitudine!

giovedì 26 dicembre 2013

Non fa per me

Che il Natale non fosse la mia festa preferita gia' lo sapevo, ma che non vorrei piu' festeggiarlo e' una nuova consapevolezza.
Non voglio spiegare le mie mille ragioni pubblicamente, per cui corro il rischio di passare per asociale, antipatica e musona.
La famigliola felice da Mulino.Bianco e' pura utopia e per le feste devo sempre augurarmi di uscire indenne dai piccoli / grandi malintesi che possono crearsi intorno ad una tavola incredibilmente imbandita, stando a stretto contatto con i parenti con i quali non si sente grande affinita'.
In quattro giorni di vacanza ho dormito e mangiato piu' del solito, letto tutti i blo, mandato centinaia di messaggi, guardato la tv...e ora che faccio?
Ormai disabituata al riposo, il mio cervello inizia a pensate negativo.
Scrivo questo post per ridere un po' di me, del fatto che il Natale e' una festa per saggi e io non lo sono per niente,; e' una festa per persone estroverse e io sono solitaria; e' una festa per bambini e io non lo sono piu'.
Tanto rumore per nulla. A me basta molto meno clamore. Il mio attimo fugace di Natale l'ho vissuto ammirando i presepi. Perdendomi nelle lucine di una sera sfocata, riscoprendo silenzi vecchi e nuovi.
Natale era ieri, ma mi pare sia durato fin troppo.
Ancora auguri a tutti!

lunedì 16 dicembre 2013

Un Natale semplice

Siamo di nuovo a Natale. Altro giro di boa. Tempo di bilanci, chiusure, rottamazioni...per poi lanciarsi nel nuovo anno con tutta la speranza possibile.
In questo quasi mese di silenzio ho solo pensato intensamente agli avvenimenti storici del momento, commuovendomi spesso e volentieri vedendo i nuovi e vecchi eroi del mio tempo.
Perchè poi mi accorgo che la storia è ora e  io ci sono dentro.
Le scene viste al telegiornale sulle disumane condizioni degli immigrati al centro di accoglienza di Lampedusa sono le stesse che ho visto nel film sulla prigionia di Nelson Mandela.
E quegli occhi grandi e profondi della gente d'Africa io non posso cancellarli dalla mia mente.
I loro diritti sono cuciti anche sulla mia pelle.
Ho ricordato le poesie di Ungaretti e Desmond Tutu studiate alle elementari.
Dirò sempre grazie alle mia maestre, così idealiste, così integre.
Come mai trent'anni fa ci parlavano continuamente dell'aparthaid, della schiavitù delle persone di colore, di diritti umani?
Erano già così avanti?
Già immaginavano cosa sarebbe successo?
Fatto sta che da quando avevo sei anni mi sono preoccupata dell'Africa.
E la mia bambola preferita si chiamava Dudù ed era di colore. Chissà perchè mia madre mi aveva comprato una bambola di colore. Nessuna delle mie amcihe ne aveva una così.
Sono tutte cose che mi vengono in mente ora, isolotti di ricordi che affiorano dalla mia memoria nebulosa.

                                                      

E po il pensiero della mia Terra.
Non si può lasciare un'isola, neanche se te ne vai a 17 anni.
Ne fai sempre parte. E l'isola diventa un modo di essere e sentire. Io sono un'isola.
Non potevo non commuovermi davanti alla Sardegna in ginocchio, dopo venti anni di miseria...il colpo di grazia.
E dentro quel colpo di grazia, sotto al fango, in mezzo all'acqua melmosa...è sbocciata l'idea di qualcosa di nuovo, di necessario.

                                                     

Rinascita. Rinascita. Rinascita. Se vi capita visitate il paese di Orgosolo (Nu) e scoprirete con quanta grinta il mio popolo ha difeso la sua terra. E' ora di tirar fuori di nuovo quella grinta.
Ricostruire. Prima lo spirito poi le cose. Poi ricucire le relazioni, seppellire l'odio e allacciare mani e braccia. Da soli non si va da nessuna parte.
                                                     
                                 
                                         Felice il popolo che non ha bisogno di eroi.

Quando ho visitato Orgosolo sono rimasta colpita da questa frase. Gli eroi entrano in gioco nel momento in cui bisogna fronteggiare grandi ingiustizie, rischiando anche la vita.
Credo che ci sia un disperato bisogno di eroi! Ma non per questo non si può essere felici.

Quest'anno voglio un Natale semplice, intimo.
Un momento universale e senza fronzoli in cui abbraccio idealmente le persone più care e vicine, ma anche quelle che non riuscirò a incontrare perchè hanno cambiato strada, perchè combattono in territori di frontiera, perchè hanno deciso di dimenticarmi.
                                               
                               
                                         Che sia un Natale vero, profondamente sentito.


                                       

giovedì 21 novembre 2013

Sardegna non arrenderti

Piove senza sosta. Ora anche qui in Umbria.
Pare che non ci sia un luogo in cui ripararsi, nascondersi, difendersi.
Forse e' davvero la prima volta in cui mi accorgo di quanto labile sia il co fine tra morte e vita,ma anche tra disperazione e forza di andare avanti.
Prego senza sosta per la mia isola.
E oggi mi e' stato di conforto un articolo letto su un quotidiano, svritto da un giornalista che la Sardegna la ama.
Quella Sardegna che negli ultimi 20 anni e' stata usata come un oggetto, umiliata dai suoi stessi abitanti che non se ne sono presi cura. Non hanno voluto preservarla, l'hanno lasciata alla merce' di capitalisti senza scrupoli.
Il risultato non poteva essere che questo: la distruzione della propria terra.
Perche' la natura non e' maligna, ma la mente illusa di alcuni si'.
Perche' quando il letto dei fiumi e' invaso dai detriti, i canali coperti di erba e cemento...dove dovrebbe andare a finire l'acqua?
E' il momento di decidere, di scegliere da che parte stare.
Riprendersi la facolta' di decidere. Rispettare l'ambiente perche' siamo la stessa cosa. NoDue ma non due.

martedì 19 novembre 2013

Una ferita nel cuore

Un pensiero per la mia terra allagata.
Per la mia gente coperta di fango.
Per i miei cugini con la casa inagibile.
Ma salvi, vivi.
E' tutto cio' che conta, ora.

domenica 10 novembre 2013

Tutto il bello che c'è


Adoro l'autunno.
Il Lago di Molveno al mattino


Letto di foglie
  
Panorama da una finestra dell'hotel Londra

Ogni tanto bisognerebbe ricordarsi che viviamo in un Paese stupendo.
Un Paese così vario, colorato, vivo, inaspettatamente ricco di bellezza.
Ce ne dimentichiamo troppo spesso. E diventiamo sempre più esterofili.
Giovedì scorso io e Mik siamo arrivati a Molveno verso le 20.00, ormai era buio, eravamo stremati dal lungo viaggio, faceva freddo.
Dalla finestra della camera dell'Hotel Londra si vedevano solo case, la notte custodiva in segreto il panorama.
Ho scelto io l'hotel, sicuramente per il suo nome e per la rinomata cucina che ci ha conquistato da subito, per non parlare dei vini!!
La prima sera, dopo cena, mezza brilla, sono stramazzata sul letto...ma alle prime luci dell'alba mi sono alzata e ho aperto la finestra, scoprendo finalmente la splendida vista che potete ammirare nella foto.
Sì, era valsa veramente la pena arrivare fin lassù, sfidando i tornanti e le vertigini.
Nei tre giorni successivi ho visitato luoghi incantevoli come Castel Thun e il Castello del Buonconsiglio a Trento, per finire con il MART di Rovereto.
Che gioelli! Quanta storia e arte in ogni angolo!

Durante la mia passeggiata a Trento mi sono ricordata di quel sogno premonitore di cui parlavo in un post...il mio sogno si è infatti concretizzato!
Guglie, campanili fiabeschi, case color pastello...ero dentro al sogno...sono proprio una streghetta!
Eppure avevamo deciso di partire così su due piedi, credo che il mio cuore mi guidi sempre verso gli stessi luoghi, quelli in cui dal carattere forte e inconfondibile.
Quelli in cui ti vengono le lacrime agli occhi se pensi che sei italiano.Sapevate che nella Torre Aquila, nel castello del Buonconsiglio, potete ammirare un ciclo di affreschi unico al mondo dove appare la prima rappresentazione pittorica della neve dell'arte occidentale?
Sapevate che a Trento c'è il Museo delle Scienze (MUSE)più moderno d'Europa?
Non per niente è stato progettato dal nostro Renzo Piano...


MUSE- Trento
 

Spero di poter ripartire il prima possibile per riabbracciare con lo sguardo le mie amate Dolomiti!

venerdì 1 novembre 2013

Il cuore delle Dolomiti

Felicita' e' scendere dalla giostra della mia vita per tre giorni e volare verso le vette.
Felicita' e' stare all'aria aperta facendo il pieno di giallo e verde.
Poi ancora sedersi sulle sedie sgangherate di un localino di montagna per improvvisare una degustazione. Pane scuro aromatico e salumi saporiti ammorbiditi dal tepore del forno.
La gente trentina che ti offre un bicchiere del proprio cuore, con gli occhi che luccicano di saper stare al mondo con amore.
Oggi e' cosi'. Semplicemente nel posto giusto.

domenica 27 ottobre 2013

Vegano è bello

Dopo mesi di scorribande, inviti a cena e cene fuori, ieri finalmente è toccato a me avere ospiti.
Mi piace molto cucinare, ma quando ho ospiti il nostro mini appartamento deve essere riorganizzato (e riordinato!) per poter far entrare 8 commensali in sala; per cui tutto il pmeriggio io e Mik lo passiamo a spostare tavoli, divano, sedie fino a trovare l'assetto (quasi) perfetto.
Che mal di schiena, a fine serata!
Anche la cucina è mini e con pochi piani d'appoggio, fatto salvo per un tavolo in marmo della nonna di Mik, che si presta a tutti gli usi.
Questo significa che devo cucinare in maniera "pragmatica", senza usare 100 pentole e senza occupare tutto lo spazio.
Scegliere il menù è sempre delicato perchè c'è chi non mangia quello chi quell'altro.
Io poi non cucino il pesce, non lo so proprio nè comprare nè cucinare.
La carne la cucino poco da sempre e so fare giusto cose semplici, anche se molto gustose.
Per cui ieri, dopo mille ripensamenti, ho deciso di proporre "quello che mangio io", cioè cibo quasi del tutto vegano.
Quel "quasi" ancora mi serve per la mia vita sociale, per cui se vengo invitata a cena e c'è una fettina di carne la mangio senza protestare, o se c'è il pesce lo stesso.
Ma a casa mia ormai la carne non entra più nel frigorifero. Neanche il tonno mangio spesso come prima, neanche il sublime prosciutto di Norcia, o le salsicce di Trevi (vivo nel cuore "norcino" d'Italia).
Comunque ,nonostante le mie titubanze, gli ospiti sono rimasti colpiti dal fatto che si possa andare oltre i salumi, il latte, le uova e i formaggi.
Ho proposto negli antipasti degli stuzzichini non vegani, che volevo provare, ma molto light, con il caprino o verdure.
Per primo ho preparato gli gnocchetti sardi con la salsa di noci, delicatissima, preparata con panna di soya, senape e noci.
Mi sono sbizzarrita con le verdure: peperoni al curry al forno, insalata di rucola, pere e pinoli, cipolle caramellate,pomodorini gratinati con pangrattato e capperi.
Ho preparato una stupenda frittatina di verdurine con la farina di ceci...non volevano credere che una frittata potesse essere fatta senza uova!
Ho preparato anche il tofu a cubetti, gratinato al forno con il pangratato aromatizzato con cumino e coriandolo, ma devo dire che non era granchè.
Dopo la cottura l'aroma delle spezie si era perso del tutto e il tofu non sapeva di niente.
Comunque tutti hanno assaggiato, coraggiosamente.
Devo dire che Cecilia e gli altri vegani avevano ragione: mangiare vegano diventa proprio un modo di essere, rappresenta la possibilità di vivere in maniera più sana ed ecologica. Da quando ho eliminato carne e formaggi anche io sto molto meglio, e se per un peccato di gola mangio una mozzarella, so che ne pagherò le conseguenze, in termini di mal di testa e cattiva digestione.
Ringrazio Cecilia per avermi fatto conoscere questa filosofia di vita, così come ringrazio Paola per avermi fatto conoscere il Buddismo.
L'alternativa c'è, a tutto e sempre!


lunedì 14 ottobre 2013

Ghosts, spiders and The Drovers Inn

A casa mia c'è l'invasione dei ragni. Tutti i giorni scopro nuove ragnatele o terribili mostricciatoli, più o meno grossi e pelosi, che mi tendono agguati dietro le porte, sul muro vicino al letto, vicino alle scarpe.
Non c'è un ragno uguale all'altro, cambiano per forma e dimensione e mi chiedo preoccupata se tra loro ce ne sia qualcuno velenoso.
Mi dispiace ma non posso lasciare che si insinuino silenziosamente nella mia vita.
Sarà la loro presenza inquitante o il fatto che si avvicina la fatidica data del 31 Ottobre...sarà che l'occulto mi attira come una calamita, ma è da qualche giorno che penso con insistenza a questo posto.
E' un pub dall'aria sinistra che si trova sulla via per le Highlands, all'estremità nord di Loch Lomond.
Una sosta è d'obbligo e, dopo averlo visitato quest'estate sogno di tornarvi, magari in una notte particolare...
La mia sosta è durata il tempo di un whisky molto torbato, dal sapore così intenso che la ragazza al bancone mi ha ripetuto più volti se volessi veramente quello.
Sarò italiana e il mio Inglese non sarà granchè, ma in fatto di whisky ho i miei gusti, da brava McGoldrick.
Adoro l'whisky. Adoro sorseggiarlo piano piano sentendo la bocca che si anestetizza, l'odore affumicato che mi parla di caldi inverni passati davanti ad un camino, in una vita che ancora devo vivere.
Comunque, alcoolici a parte, questo pub si dice sia infestato dallo spirito di una bambina annegata nelle acque di un laghetto nelle vicinanze.
Pare che la fanciulla, in attesa dei familiari che avrebbero dovuto riconoscere il cadavere, sia stata adagiata nel letto della stanza n.7.
C'è così tanta gente che vuole sincerarsi della presenza di questo spirito che la stanza in questione ha tempi di prenotazione lunghissimi!

All'interno troverete tanti animali imbalsamati

Ho cercato di accedere alle stanze, ma mi sono fermata davanti al cartello di divieto...muoio dalla curiosità...
Chi di voi c'è mai stato?


L'interno del locale è rimasto com'era nel 1700, solo che ora ci sono i bagni, ma così piccoli che per abbottonarsi i pantaloni bisogna aprire la porta!
Molto carine anche le salette, dove immagino vengano serviti pasti deliziosi...certo, non per vegetariani, immagino, vedendo le teste che occhieggiano verso i tavoli.



Il posto giusto per un the?


sabato 12 ottobre 2013

Sogni, ideali e poesia

Sogno. Tanto. Sempre, e non solo ad occhi aperti. E faccio anche sogni premonitori.
L'altra sera ho fatto uno dei miei sogni di mete sconosciute, di viaggi attesi e rimandati.
Mi trovavo su un autobus a due piani, diretta in una città di confine, tra Italia e non so. Dall'autobus vedevo guglie e campanili gotici, edifici dall'aria fiabesca e colori pastello.
Intorno montagne innevate. Andavo a trovare Cecilia, forse a Lubiana?
Chissà, alla fine invece di Cecilia ho incontrato due gatti bianchi e neri.

Ideali. Bè, senza ideali la vita che senso avrebbe? Lo sanno bene anche i miei allievi che,alla ormai veneranda età di 9 anni, mi stupiscono ogni giorno di più con i loro ragionamenti. Mi superano in bravura.
Io che il 4 Ottobre, come una pioniera, parlavo di Malala Yousafzai per la prima volta (dopo aver letto di lei la sera prima su una rivista buddista)ora mi vedo recapitare dai miei alunni articoli e notizie della nostra nuova eroina.
In questi giorni si è parlato tanto di lei sui giornali ed è anche in vendita un suo libro, che ho subito acquistato.
Ogni giornata a scuola è densa di significato, di scoperta, per tutti.
Non mi pesa alzarmi prestissimo e neanche stare più di 4 ore di fila nella stessa classe. Abbiamo così tante cose da condividere!
Tante volte penso a quanto sarebbe bello vedersi per un the, chiacchierando del più e del meno. Che assurdità. Però sarebbe proprio bello.

Poesia. Ho iniziato il programma di Italiano partendo dal testo poetico. Ho spiegato chiaramente che la poesia serve ad insaporire la nostra vita, riscoprire le parole, comunicare ed esprimere sentimenti profondi.
La poesia è vitale, essenziale come l'aria!
Dopo alcune poesie introduttive...ho spaziato e sotto la doccia ieri ho trovato la poesia che faceva per noi: la canzone "Il cielo d'Irlanda" di Fiorella Mannoia.
L'abbiamo ascoltata, capita, abbiamo frugato tra le parole, scoperto segreti,conosciuto un Paese straniero e desiderato di partire tutti insieme e scorrazzare sulle dolci colline irlandesi.
Mi sono divertita.
Poi siamo partiti subito per New York. E lì abbiamo ascoltato Frank Sinatra e Alicia Keys, grandi.
Geronimo Stilton ci ha accompagnato nella visita della città, youtube ci ha fornito immagini stupende e abbiamo sbavato un po' davanti allo schermo della LIM.
Poi di corsa siamo scesi dai nostri sogni perchè era di nuovo venerdì e per due giorni niente scuola.
I bambini non sono mica tanto contenti di stare così a lungo a casa.
E, tutto sommato, neanche io!





sabato 5 ottobre 2013

Teacher's Day!

Ieri era la giornata degli insegnanti...non avevo mai sentito parlare di questa ricorrenza, fino a che l'associazione ACLE non mi ha mandato una mail in proposito.
In TV non ne ho mai sentito parlare, tantomeno ieri, giornata in cui comunque le notizie principali riguardavano la visita del Papa ad Assisi e la tragedia umana sulle coste siciliane.
Non avrei immaginato che gli alunni sapessero di questa festa...invece a scuola sono stata accolta con un biglietto-bandiera inglese di auguri con tutte le loro firme.
Sono stati veramente carini.
Visto che ieri era San Francesco, patrono d'Italia e grande uomo, nonchè poeta (a mio avviso), naturalemnete abbiamo parlato anche di lui e ...di atri eroi del nostro tempo.
Conoscete Malala Yousafzai?
Guardate questo. Ogni insegnante dovrebbe farlo vedere ai propri allievi, perchè hanno bisogno di esempi positivi, hanno bisogno di credere che il mondo si può cambiare. Nel vedere questa ragazzina così forte e saggia ci siamo commossi tutti. Perchè veramente i sogni nessuno può rubarceli e se ci crediamo con tutte le nostre forse, i sogni diventano realtà. Nel suo discorso Malala afferma che :" Un bambino, una bambina, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo".

giovedì 3 ottobre 2013

Anniversari

Leggendo i vari blog mi sono accorta di quante ricorrenze ci siano per tutti in questi giorni.
Un tempo, prima che la mia memoria fosse intasata da troppe informazioni, ricordavo date su date e festeggiavo le varie ricorrenze.
Quest'anno mi sono dimenticata di qualche data importante...tipo un anno del mio blog!
Sono molto felice di questa esperienza e vorrei poter dedicare piu' tempo alla scrittura e, sopratutto, imparare ad usare meglio il computer.
Ci sono cosi' tante foto e video che vorrei postare ma ancora non ho capito cosa non va.
Percio'...grazie a tutti quelli che mi leggono nonostante i miei post antidiluviani e senza effetti speciali!

mercoledì 25 settembre 2013

Pet therapy

L'amore a volte assume forme bizzarre. Si materializza dove meno te l'aspetti.
Per me, ora, è destrutturato in 16 piccoli occhi che si affacciano su 8 deliziosi musetti felini.
Sono sempre loro: i gattoni/gattini della colonia sotto casa mia.
Oltre ai soliti veterani, sono apparsi da un mesetto due new entry: uno è "il sopravvissuto" all'eccidio di cui ho parlato in un post tempo fa, l'altro è nato da poco e, chissà come, non è stato notato (la mamma si sarà fatta piu' furba, spero).
Comunque, questi gatti non sono mai stati di indole "domestica", bensì si sono sempre mostrati impauriti alla sola voce umana, mai si sono fatti avvicinare tranne uno, che purtroppo è morto mesi fa.
Eppure dentro di me desideravo che qualcun altro del gruppo si facesse addomesticare un po', come la volpe nel libro "Il Piccolo Principe".
Ho iniziato ad avvicinarmi a loro con fare circospetto, senza far altro che osservarli. Ho dato un nome a ciascuno: Rodolfo, Cremino, Ciuffetto, Tigrotto, Nerino,Gatta Grigia, Gattone Bianco e Nero, Gatto delle Nevi.
Poi ho portato loro del cibo: pasta all'olio ingentilita da filetti d'acciughe, patè di fegatini misto a pane, cibo per gatti, melanzane, latte di soia.
Le melanzane sono state mangiate per disperazione in quanto la loro nutrice/sterminatrice qualche volta salta il turno mensa, allora provvedo io.
il latte di soia invece non l'hanno proprio gradito.
Fatto sta che ormai mi riconoscono, fin troppo direi. Sopratutto il Gattone Bianco e Nero che appena mi affaccio alla finestra corre sotto a guardarmi sognante/desiderante e ieri, per la prima volta, sono riuscita a toccarlo.
Puro piacere! Anche suo credo, dato che faceva moine a non finire, strusciandosi sulle sbarre del cancello in cortile o sugli altri gatti.
Insomma, è incredibile quanto la mia giornata appaia più divertente se ho tempo di osservarli un po', studiandone il comportamento.
Sono veramente buffi.
Il mio umore migliora notevolmente e non mi sento mai sola!
Viva i mici!

P.S. avete sentito di quel bar a Parigi dove ci sono dei gatti a disposizione dei clienti? Da una parte è carino...ma mi pare che si manchi loro di rispetto...

domenica 22 settembre 2013

Menzogne di Stato

E' facile confondere le idee di un popolo, manipolando l'informazione, controllando i mezzi di informazione.
E' cosi' facile per chi detiene il potere, negare l'evidenza, insinuare il dubbio, spacciare la menzogna per verita'.
Viviamo in un Paese in cui la menzogna e' stata liberalizzata. Sdoganata. Accolta con il benestare di quasi tutti.
In un Paese avvolto dall'oscurita' morale, siamo in pochi a tenere duro, cercando di far venire a galla il vero aspetto di questa complessa realta'.
Accade anche che per sapere cosa succede davvero sia necessario far riferimento ai programmi di satira o alle parole di un Papa che regala umanita'.
Per sapere quanto la dignita' umana venga calpestata tutti i giorni, vergogna nostra, basta entrare in una scuola.
Vabbe' che non c'e' il sapone, ne' carta igienica, ne' spazio per tutti...tutto questo ormai ce lo hanno fatto digerire con la purga dei tagli.
Ma vedere i bambini "diversamente abili" senza le giuste cure e attenzioni, questo e' intollerabile.
Bambini ai quali serve urgentemente una sedia a rotelle ma il comune e la Asl non la forniscono, bambini con gravi patologie senza un insegnante di ssostegno che li segua adeguatamente.
Niente risorse, niente diritti. Basta far finta che queste persone non esistano, basta fale diventare evanescenti come leggende metropolitane.
Quando riusciremo a dire basta? Quando inizieremo ad unirci tutti per fare una rivoluzione di idee e comportamenti?
Il tempo stringe...

sabato 14 settembre 2013

E chi l'avrebbe detto?

Al mio ritorno dalle vacanze mi ero ripromessa di scrivere dei post su alcuni momenti significativi e divertenti della mia estate...non ho neanche avuto il tempo di fare questo, che già la mia vita è cambiata di nuovo e ci sono cose più recenti da raccontare...
Settembre, a scuola, significa ripartire da quasi zero, tutti gli anni.
Quest'anno in particolare è stato davvero un grande nuovo inizio, in quanto abbiamo un nuovo Direttore Didattico e 15 nuove colleghe, che lavorano in una scuola appena annessa al nostro Circolo e quindi, veramente, ci sono tanti cambiamenti da frontreggiare.
Purtroppo ci siamo affacciate al nuovo anno scolastico con la già esigua e quasi obsoleta strumentazione tecnologica azzerata: qualcuno infatti si è fregato il cavo di alimentazione dell'unico computer collegato all'unica Lim con l' unico collegamento adsl della scuola. Così chi aveva pensato ad un inizio scoppiettante ha dovuto ripiegare sui cari vecchi libri e la clemenza del tempo che ci ha permesso di passare molto tempo in giardino a giocare.

A parte questa brutta sorpresa (ma chi sarà il ladruncolo? Super Tina lo scoprirà!)ci sono parecchie novità positive:
1. La cosa più bella è che quest'anno (nonostante feroci opposizioni) le lezioni sono sospese il sabato. Ormai la Riforma Gelmini è andata a regime e gli alunni hanno 3 ore in meno di lezione alla settimana, per cui allungando ogni giornata scolastica di 30 minuti, ecco che il sabato è libero.
Oggi è il mio primo sabato libero da 10 anni, in quanto con l'orario precedente mi è sempre capitato di avere o il lunedì,o il mercoledì o il venerdì come giorno di riposo (che poi puntualmente trascorrevo a scuola). Mi sento rinata.
2. E' arrivato il nuovo direttore (che io avevo incontrato pochi giorni prima che fosse nominato, in un sogno premonitore) ed è una persona veramente in gamba, gentile, serio, preparato e con lo sguardo buono.
Sarebbe lungo raccontarvi il perchè e il per come...ma da martedì mi sono ritrovata ad essere una delle sue due strette collaboratrici...insomma...quest'anno sono la nuova vice-preside!!!
E' stato un avvenimento veramente inaspettato.
E' un grande onore per me e mi sto già dando da fare per svolgere i miei nuovi compiti per bene.
Condivido la responsabilità con un'eccellente collega e sono stra-felice.
Mi piacciono le sfide e sopratutto...lasciare il segno!
Ieri sera mi sono deliziata con la lettura di un questionario che ho sottoposto ai miei alunni di quarta. C'erano varie domande riguardo le loro aspettative per il nuovo anno e, alla fine, veniva chiesto loro di inventare un motto.
Sentite che hanno scritto:
1. Io sono grande e coraggioso.
2. Andare avanti.
3. Dare tutte le potenzialità.
4. Non fermarsi mai.
5. Insieme ci si comporta meglio.
6.L'unione fa la forza.
7. Studiare e fare i compiti.
8. Più avanti andrai più cose imparerai, più indietro andrai meno cose saprai.
9. Niente spaventi solo felicità.
10. Se ti impegni il tuo obiettivo si realizzerà.
11.Essere più bravo.
12.Se vuoi un voto bello, impegnati al meglio!
13.Tutti per uno, uno per tutti!
14.Studiare e studiare, questo è lavorare.

Sono veramente saggi! Non trovate?
E qual è il vostro motto?

domenica 8 settembre 2013

Cuore di prof.

Durante le mia vacanze in Sardegna, ho avuto modo di fare una bella passeggiata al mare, all'imbrunire, in una graziosa localita' dove, tra l'altro, la mia prof. di Italiano delle Magistrali trascorre le vacanze.
(Vi consiglio di visitare questa località della provincia di Oristano, si chiama "S'Archittu", che significa "l'arco", proprio per via di questo imponente arco di pietra che si trova davanti alla spiaggia).



foto presa dal web

Mi ricordavo esattamente quale fosse casa sua, e cosi' sono andata a bussare alla porta, senza preavviso, se non telepatico.
Ed eccola li', la mia cara vecchia prof, eta' indefinibile, occhi vispi e fare elegante.
Ci siamo abbracciate come due vecchie amiche.
Strano? No, naturale.
Si ricordava il mio soprannome, addirittura. Abbiamo parlato di tanti momenti dei due anni in cui ha insegnato Letteratura nella mia classe.
L'ho ringraziata ancora per le splendide lezioni su Dante, si capiva che lo amava alla follia!
Una volta lei e altre tre prof. ci portarono in ritiro spirituale per un week end in questo bellissimo posto.
Ricordo con piacere la squisita cucina dei frati, la nebbia mattutina che avvolgeva il convento e la pazza sera in cui noi allieve, travestite da fantasmi con le lenzuola, abbiamo portato scompiglio nei quieti corridoi santi.
Che dolce la mia prof.,che ancora viaggia e assapora la liberta'.
Non posso dire di aver mai pensato a lei come alla mia prof. preferita...ma in fondo credo che è quella che in un certo senso più sento mi abbia segnato.
In-segnare significa "segnare dentro" e lei lo ha sicuramente fatto, in positivo.
Le ho detto che mi ha insegnato tre cose molto importanti per la mia vita:
1. L'amore per la letteratura e l'arte.
2. L'amore per i viaggi.
3. La consapevolezza che una donna può realizzarsi anche senza essere moglie e madre, ,mantenendo una propria indipendenza intellettuale.

domenica 1 settembre 2013

Fine delle vacanze

Oggi sono triste. Lascio di nuovo la Sardegna per tornare nel " continente".
Chissa' quando potro' rivedere i miei genitori che iniziano aad essere vecchietti, e stanchi.
Di certo non immaginavano di invecchiare in un Paese cosi' corrotto e incasinato.
Per un attimo avevo creduto che fosse la fine di una terribile era. Poi di nuovo i soliti inciuci.
Ancora lo stesso nome sulle prime pagine dei giornali a ricordarci che non siamo tutti uguali, che la democrazia non esiste e che ci vorrebbe un miracolo per risanare la situazione.
Un Paese cosi' ricco di storia, di arte, di gioventu'forte e creativa costretto a soccombere soto l'esercito dei vecchioni.
Sono disgustata.
Le vacanze sono finite: e' tempo di riprendere un paziente e vostante lavoro per lasciare idee positive nelle giovani menti.
Il vecchio verra' rottamato, ne sono certa.

sabato 24 agosto 2013

Sardegna: terra di tutti e di nessuno

Mi muovo nella Terra che mi ha dato i natali ancora in punta di piedi. Con rispetto, circospezione, rispettandone la fragile bellezza.
Tanti anni sono passati, ma ancora molto devo conoscere, proprio qui dove tutto e' familiare.
Devo andare oltre la superficie dell'acqua turchese che incanta. Mi libero della sua assoluta perfezione per mescolarmi di nuovo alla mia gente.
Riapro i cassetti della memoria dove e' custodita la mia lingua madre, ho bisogno di antichi strumenti per capire le persone. Mi apro curiosa a loro, quando non sono brutali, tribali.
La Sardegna e' di tutti, quando accoglie con un caldo abbraccio i forestestiei a ballare nelle piazze colorate.
E' di tutti, quando con calore un centenario ti racconta la dua vita.
E'di tutti quando puoi entare nel mondo magico di rituali atavici, quando puoi avventurarti nelle foreste incantate.
La mia Isola e' di tutti quando offre i suoi tesori a cielo aperto: i misteriosi nuraghi, le chiese campestri, le torri e i castelli.
Poi, dopo l' incanto, percorri le strde.
L'immondizia dappertutto, la plastica in tutte le sue forme invade boschi e valli.
Non c'e' nessuno che vigili, protegga, consoli, ripari, abbellisca.
Poi, all'improvviso, mentre percorri la stessa strada di tanti aani fa, per tornare a casa, scpri che l'ombra delle querce e' sparita.
Rami neri e contorti si protendono nel nulla, con un lamento silenzioso.
Il mio cuore si strappa. Orrore. E' tutto bruciato. Sono rimasti solo i muri a secco.
Chilometri e chilometri di ricordi perduti.
La mia infanzia carbonizzata. Il futuro dei giovani abitanti rubato.
Allora, davanti a questo disastro, ultimo dopo tanti altri, capisci che la Sardegna e' di nessuno.
Passata l'euforia delle spiagge, il resto non conta; preda di criminali che, condeterminazione, la stanno divorando ettaro dopo ettaro.

giovedì 22 agosto 2013

Nota

Scusate per errori e ripetizioni nel precedente post ma sto scrivendo dal cellulare.

Terra madre

Qualche volta ancora mi chiedo come sarei stata se non fossi nata qui. Ad ogni attracco il giro ricomincia. Nuovo inizio e fine di qualcosa.
L'aria aromatica trasporta il profumo della macchia mediterranea: mirto,erica, ginepro, cisto, lentischio danzano insieme nel mio naso facendomi la corte.
Una volta nella vita bisogna sentirlo l'odore della Sardegna. E' l'odore antico di un padre e una madre vissuti millenni fa. Bisogna provarlo questo senso di storia millenaria che ti ricorda dove e' iniziato il mondo. Niente e' pacato nella mia terra forye. I colori sono accesi. Il blu e' cosi' intenso che commuove, il verde brilla spudoratamente a ricordare che questa terra era coperta di boschi, prima che uomini incauti spogliassero le rocce, lsciandole sole a pregare alla luna.
La mia terra e' immensa, c'e' cosi' tanto spazio in cui perdermi per ritrovarmi.
E' una mamma cosi' saggia, sa di cosa ho bisogno, cosa rischio di perdere se dimentico la sua bellezza.
E' anche una mamma severa, ti scuote con un vento forte che non da' scampo. Ti scuote forte e ti impedisce di resistete...fa tornare a galla le tue vite precedenti, prepotentemente.
Non sarei stata cosi' forte se non fossi nata qui, qui ho imparato a resistere, a non smettere di credere e cercare.
Perche' dopo una faticosa salita tra arbusti spinosi si inizia a scendere,fino a lambire acque cristalline .

giovedì 15 agosto 2013

Cieli di Scozia



Verso le Highlands
 

Riverside Museum
  Nella mia testa, ora che sono tornata a casa, c'e' un puzzle di immagini che sanno di cielo e di blu.
I due intensi giorni di Londra hanno riempito le mia orecchie e i miei occhi di incredibili sensazioni e ricordi.Stavolta è stata la Londra dei parchi; sopratutto Holland Park, così verde, selvatico, imprevisto.
Poi di nuovo Glasgow.
Un viaggio in treno da Londra Euston alla stazione centrale della capitale del mio cuore.
Il passaggio dall'Inghilterra alla Scozia annunciato dalla campagna che si e' fatta capricciosa, solitaria e buia.
Il cielo ha lasciato libere le nuvole che hanno disegnato ghirigori incredibili, tra pianti e risate.
Le valli hanno iniziato a spogliarsi. Le cime a salire dolcemente.
Lame di luce ogni tanto mi ferivano gli occhi, l'anima in subbuglio per l'attesa.
Glasgow che non arrivava mai.
Poi, dopo cinque ore, ecco il Clyde e io che lo attraverso vittoriosa a cavallo del mio treno. Mi pare che alla stazione tutti aspettino me, figliol prodigo tornato a casa, ospite d'onore, scozzese d'adozione.
Il tempo di disfarmi della mia valigia leggera e subito a casa McGoldrick.
Lì veramente mi aspettavano tutti. Dopo dieci anni ancora tutti fedeli, contenti di vedermi, di abbracciarmi, come se neanche un giorno fosse passato.
E io che ogni volta torno folletto, rido come una bambina, mi faccio coccolare e viziare.
Quelli che avevo lasciato piccoli bimbi ora sono dei bellissimi teen-agers. Il mio Archie lo rivorrei bambino.
Un pò mi è sconosciuto. Ma ci abbracciamo più volte nella nostra nuova forma, scompigliandoci i capelli a vicenda, ormai contaminati per sempre dalle serate d'inverno passate a guardare in tv i film di streghe e maghi,senza che io, allora, capissi una parola di quello che sentivo.
La prima serata è stata piena di saluti.
Poi è stato il momento del Riverside Museum, che consiglio a tutti di visitare.
Dopo una colazione in Byres Road (stranamente deserta)mi sono lasciata ammaliare dai riflessi sull'acqua del fiume, convincendomi di essere un capitano di ventura.
La sera, di nuovo la casa si è riempita di pellegrini venuti per il rito della Carbonara; ogni volta che vado a Glasgow cucino la mia mitica carbonara.
Stavolta eravamo una quindicina, la pasta era squisita e la serata si è conclusa con la soddisfazione generale.
Il terzo giorn sono partita per le Highland per la prima volta.
Da Glasgow a Tyndrum, Fort William, Glencoe, Mallaig.
Stupendi panorami. Cieli liberi, immensi, appassionati. Spiagge caraibiche.
I paesaggi che mi fanno sentire in pace con il mondo intero.Io in loro e loro in me.
Al ritorno da Mallaig a Fort William abbiamo preso il treno a vapore, quello che si vede su Harry Potter. divertente, col nostro caffè sul tavolino che si aromatizzava al carbone, strada facendo.
Non poteva mancare una sosta al pub, stavolta infestato dagli spiriti, e per scacciare la paura niente di meglio di un wisky.
Siamo tornati a Glasgow costeggiando Loch Lomond e ascoltando musica gaelica.
Ieri, prima della partenza,ho potuto assistere all'esibizione di diversi gruppi di suonatori di cornamuse.
Mentre cercavo di filmare col telefonino, le lacrime hanno iniziato a scendere, la mano a tremare. Perchè per me Glasgow continua ad essere come un vecchio amore che la lontananza non può spegnere.
E' come una storia d'amore che vive al di là del tempo, custodita chissà dove; la nostalgia mi assale all'improvviso, quando sono lì, e ogni partenza è dolorosa quanto la prima volta!


Silver Sand

Valli incantate




Mallaig
 


Queste immagini saranno impresse per sempre nella mia memoria!


mercoledì 7 agosto 2013

Scozia, sto arrivando!

Continuano i problemi tecnici sul blog...non riesco a scrivere come prima, devo usare per forza la modalità HTML invece di SCRIVI.
Chiunque di voi sia in grado di darmi un consiglio, lo faccia, per favore.
Domani partirò nuovamente e al mio ritorno spero di potervi raccontare e postare delle belle foto del mio nuovo viaggio!
Buone vacanze a tutti!

sabato 3 agosto 2013

Ritorni

I giorni di vacanza trascorrono con una nuova routine domestica all quale mi affeziono  con timore...purtroppo è già iniziato il conto alla rovescia...il 2 settembre torno a scuola.
Io non penso mai : "torno a lavoro" ma "torno a scuola".
Ma oggi voglio parlare d'altro.
Di questo dolce scorrere delle ore nella casa in penombra, tra letture, pisolini, film, gelati, qualche ricetta sperimentata in cucina. Il lento trascorrere del tempo e io che, dopo mesi, ritorno padrona della mia casa, dei miei occhi, dei miei desideri, dei miei progetti.
Dal mio rientro da Bristol non ho programmato niente, al di fuori del mio nuovo viaggio dall'8 al 13 Agosto e quello dal 17 al 31 Agosto.
Non ho fatto altro che assecondare il ritmo del mio corpo, dormire un pò di più, svegliarmi ed improvvisare una passeggiata per osservare la città dall'alto, prendere il caffè al bar come una turista, provare buffe acconciature ai capelli, andare in piazza per l'aperitivo.
Sono ritornata ad essere Tina. Non la maestra Tina, ma solo Tina.
E piano piano riassaporo il mio viaggio da poco concluso ed il prossimo ritorno  a Londra, tra pochi giorni...anche lì è casa. Purtroppo ci sono problemi tecnici e non riesco più nè a scrivere nè a caricare foto...Cecilia urge il tuo aiuto!

lunedì 29 luglio 2013

Scendiamo in piazza, una volta per tutte!

In una calda notte estiva mi imbatto in un articolo agghiacciante, pubblicato su un noto settimanale: una potente lobby del cemento ha ottenuto il permesso di vomitare morte sulla natura incontaminata della Costa dei Grifoni, tra Bosa e Alghero. E' uno dei tratti di costa più belli e incontaminati di tutto il Mediterraneo, già sottoposto a vincoli paesaggistici che, però potrebbero facilmente essere glissati grazie alla Legge n.19/2011, con la quale la Giunta Cappellacci ha accordato "una speciale protezione al Golf" che permette di costruire laddove non si potrebbe, per "amore" di questo sport, che di sardo ha ben poco. Tempo fa avevo pubblicato un post su Bosa, città magica, deliziosa. Per me è un altro colpo al cuore, un'altra ferita inferta alla mia Terra, che sento come se fosse sullamia pelle. Un altro marchio a fuoco che ricorda che alcuni uomini si vendono al dio denaro con estrema facilità. Vi invito a leggere il blog dei cittadini che si sono uniti per salvare la loro città: www.salviamotentizzosperbosa.blogspot.com . Io non mi arrendo!

giovedì 25 luglio 2013

La beffa delle graduatorie estero

Non faccio in tempo a pensare che l'Italia è un gran bel paese con un'alta qualità della vita, che devo subito ricredermi.
Nel dicembre 2011 ho partecipato alla selezione linguistica per l'inserimento nelle graduatorie per insegnare all'estero.
Sembrava un'impresa impossibile, visto che vi partecipavano 37.000 persone.
La prova si è rivelata più semplice del previsto, l'ho superata.
Poi, più di un anno di attesa per il bando ufficiale per presentare domanda di inclusione nelle graduatorie.
Nel mese di gennaio 2013 ho inviato la mia domanda, che è stata ricevuta dal Ministero (ho la ricevuto di ritorno).
Da quel momento sono stata in trepidante attesa per vedere la mia posizione in graduatoria.
Pensavo che il peggio fosse passato.
Invece pochi giorni fa la graduatoria è stata pubblicata e il mio nome non c'è, nè tra gli inclusi nè tra gli esclusi.
Dove sono finita? Su quale scrivania si sarà arenata la mia domanda? Quale impiegato la avrà presa in considerazione ?
Che beffa. Ho presentato un reclamo, via fax. Un fax di 20 pagine, devo essere fiduciosa?
Mi dispiace, io ci provo a non vedere tutto nero, ma la burocrazia italiana danneggia la mia sanità mentale.
Non è un sistema che tutela i suoi cittadini, non è serio e purtroppo senza raccomandazioni è veramente difficile anche inoltrare semplici richieste ed ottenere risposta.

sabato 20 luglio 2013

La colonna sonora della mia vita

Nonostante in campo musicale io sia assolutamente una schiappa, in quanto non so nè suonare nè cantare nè ballare, amo molto ascoltare la musica, tutta la musica, da quella Classica a quella Black Metal (influenzata da mio fratello che invece è un bravo compositore ed esecutore).
Non c'è momento della mia vita al quale non sia legata una canzone.
Durante il mio soggiorno a Bristol, a notte fonda, finalmente in pace nella mia cameretta, mi sono gustata tutte le sere un po' di musica grazie al mio cellulare, riascoltando vecchie canzoni della mia adolescenza, forse per la sottile nostalgia che mi ha procurato lo stare in mezzo a tanti adolescenti.
Insomma, già da quei tempi lontani (ma ben vividi nei miei ricordi) adoravo, senza saperlo, la Gran Bretagna, infatti i cantanti che ascoltavo erano tutti quelli del Pop Inglese.
Sulle note delle canzoni qui di seguito ho davvero sognato e fatto voli pindarici.


Chi di voi se lo ricorda?


E quest'altro?
Per non parlare degli Spandau Ballet e Madonna! Ogni volta che sento le loro canzoni mi sento così piena di vita, di energia...sensazioni che la musica Italiana purtroppo non mi ha dato, se non raramente.
Beh, le canzoni di Fiorella Mannoia e Franco Battiato mi hanno tenuto molta compagnia, sono poesia allo stato puro.
Dopo gli anni dell'adolsecenza, ricordo l'estate '95 legata alle canzoni dei Marillion; il 1992-93 erano gli anni dei Doors e dei Clash che le mie coinquiline ascoltavano dalla mattina alla sera provocando in me un senso di repulsione che mi impedisce di ascoltare ancora certe canzoni, poi nel 96-97 è stato il periodo dei Dream Theater, nel nuovo millennio poi ho scoperto Kate Bush e gli Extreme, Alanis Morissette (alle sue canzoni è legato il mio soggiorno in Scozia)..e non sto ad elencare il resto.
Mi piacerebbe sapere cosa ascoltavate voi da adolescenti, e anche adesso.
Se dovessi scegliere però una sola canzone, una sola da portare con me su un'isola deserta, cosa sceglierei?
Ardua scelta. Ci devo riflettere un attimo.
D'istinto direi i Beatles, che ancora oggi ascolto e riascolto anche  a scuola con i bambini.
Oppure gli U2.
Ma c'è un'altra canzone che adoro, di Sinead O'Connor
                                                                   E con questa vi saluto.






martedì 16 luglio 2013

Dire grazie

 

La gratitudine e' un sentimento nobile che ci fa sentire in pace con noi stessi e con il mondo intero.
Provare gratitudine riempie il cuore, perche' significa che si percepisce la pienezza di quel che la vita ci ha regalato e la rarita' piccoli grandi tesori che ognuno di noi ha.
In un'epoca come la nostra, in cui si da' tutto per scontato, e' raro percepire e sperimentare gratitudine, sempre rosi dentro da quel senso di mancanza e credito che ci fanno sentire alla perenne ricerca di un modo per pareggiare i conti.
Non c'e' mai abbastanza di niente. Forse perche' c'e' troppo.
Alla gratitudine ci si allena, ci si educa, se non si e' stati educati durante l'infanzia.
Abituare un bambino a chiedere "per favore" e a dire "grazie" significa responsabilizzarlo e renderlo una persona empatica, che capira' che gli altri non sono al suo servizio e che le cose che si desiderano non si ottengono con la prepotenza ma con la gentilezza.
A mensa molti ragazzi passano con il vassoio a prendere le varie pietanze e i camerieri  fanno notare loro che nella richiesta hanno omesso "please"...invitandoli a riformulare la domanda.
Insomma, certe buone abitudini si vanno perdendo.
L'altro giorno sono andata a fare un giretto da Sainsbury's e sono stata piacevolmente colpita da un box di stupendi bigliettini THANKS TEACHER.
Non credevo ai miai occhi!
Con tutti gli insulti che noi insegnanti ci becchiamo in Italia mai avrei immaginato che oltremare esistessero, al contrario, dei bigliettini creati per ringraziare le insegnanti, non solo quelle di ruolo, ma anche le "assistant".
Questa scoperta mi ha commosso!
  

                                                

lunedì 15 luglio 2013

Giovani, belli, ricchi e viziati

Qui al campus, oltre che ragazzini un po' sdruciti ce ne sono molto ordinati e pacati, sia nell'abbigliamento che nel comportamento. I ragazzi cinesi per esempio.
Ragazzi e ragazze alla moda ma con decenza, con qualche reminiscenza,  per noi, vecchio stile: gonnelline a fiori, calze bianche di cotone appena sotto al ginocchio e scarpette chiuse nere. Bamboline.
E comunque anche gli europei non sono tutti (s)vestiti allo stesso modo.
Prendiamo il gruppo di studenti ai quali sono abbinata io, provengono tutti dall'Umbria, da borghi -cittadine comunque di provincia dove si tende a vestirsi tutti uguali...spendendo un bel po' per un abbigliamento casual doc.
Pantaloncini corti si', ma non abbinati alle infradito da doccia tutte scalcinate, ma a delle belle Nike o All Stars.
E qui arriva il bello.
Io faccio parte di una generazione che non e' partita per le vacanze studio, e molti miei coetanei neanche avevano studiato l'Inglese a scuola (come me del resto) e neanche abbiamo potuto seguire l'ultima moda, se non a nostre spese.
La mia prima vacanza studio me la sono pagata tutta da sola a 25 anni. Sono stata ad Oxford per 15 meravigliosi giorni in cui e' scattata quella scintilla d'amore per il Regno Unito, che ancora non si e' spenta.
Poi sono stata a Dublino, Glasgow e Portsmouth per altri corsi, sempre alloggiando in famiglia per una full immersion nella lingua e per risparmiare.
Questo mio soggiorno ha pure il suo costo, in quanto non ho un mio gruppo di studenti e non ho diritto al soggiorno totalmente gratuito, per cui cerco di essere oculata nelle mie spese in loco.
Comunque per potermi permettere questo viaggio ho dovuto economizzare da altre parti!
Quindi sgrano gli occhi nel vedere quanto spendono i ragazzini "bene" per comprare in ogni tappa del viaggio scarpe, magliette, cappellini e altro.
La coca cola viene consumata a fiumi, si inizia alle 9 del mattino, nonostante l'abbondante colazione inclusa e si continua fino a sera.
Secondo me  la maggior parte ha bevuto almeno 2 litri di coca cola la giorno, comprata sempre ai distributori automatici e pagata una fortuna.
A pranzo e a cena c'e' cibo in abbondanza: cibi sfiziosi fritti e non, ma anche insalata, verdure cotte a vapore e piatti vegetariani  (non  sono sicura che siano vegani)...ma questi giovani rampolli storcono il naso e di nuovo si riforniscono ai distributori: patatine e snack vari sostituiscono il pasto.
Nessuno mangia la frutta (tranne le banane), pochi bevono l'acqua, pochissimi mangiano le verdure.
E questo poi a livello generale, non solo i ragazzi italiani ma anche gli altri si alimentano in maniera scorretta.
Mancano appena due giorni alla partenza e quasi tutti hanno speso tutto...facendo ora la posta alle insegnanti per ottenere credito.
Per me  e' inconcepibile, possibile che nessuno di loro rifletta su quanto questo viaggio sia costato alle loro famiglie?
Possibile che su 36 alunni nessuno abbia speso un solo pound per un libro, una rivista, una guida?
Neanche una matita!!!
A Londra c'e' stata un'insurrezione alla nostra proposta di visitare la National Gallery...per cui un piccolo gruppo ha visitato il museo, il grand egruppo e' andato all'Hard Rock Cafe' a comprare la maglietta (per poi dimenticarla pure alla fermata dell' autobus, tanto paga papa')
Niente di culturale, solo oggetti inutili per dimostrare di essere stati all'estero e sentirsi, ancora una volta, un passo avanti agli altri che non se lo possono permettere.

P.s. Io due o tre libri li ho comprati...e uno e' sulla Scozia!

Dress code

Mi trovo nel campus della University of West England, il Frenchay Campus, un luogo immenso che ospita migliaia di studenti ed e' cosi' grande che sembra una citta': ci sono negozi, pub, ristoranti, campi sportivi, biblioteche...lavanderie...insomma c'e' veramente tutto. Nonostante i ritmi frenetici di questi giorni( per diverse gite), ho potuto spendere del tempo ad osservare l'abbigliamento degli studenti. Sono inorridita: e' possibile che le ragazze di tutte le nazionalita' siano vestite con i piantaloncini inguinali e le infradito di gomma? Mi pare un outfit poco adatto ad una lezione a scuola. E' incredibile come la stessa moda si sia diffusa su tutto il pianeta.. E poi, siamo onesti, per indossare quei pantaloncini ci vuole un gran fisico! Tutta questa nudita' esibita mi ha dato molto fastidio, anche perche' veramente andare in giro in maniera cosi' sciatta non e' educato. Per non parlare dei ragazzi e delle ragazze che ciabattano tutto il giorno! Ieri il nostro activity leader ci ha accompagnato in gita in infradito di gomma. Non si poteva vedere! Di pomeriggio i suoi piedi erano diventati neri di polvere e sudore! Mi spiace ma dovrebbe essere proibito andare in giro in ciabatte! Che disappunto nel vedere dei baldi giovanotti che trascinano i piedi in quel modo! Per favore, lasciate le ciabatte a casa!

venerdì 12 luglio 2013

Qualcosa di familiare

Non so che cosa mi faccia sentire a casa proprio quando non ho una casa. Cosa mi faccia sentire cosi' a contatto con me stessa quando sono cosi' lontana dal mio Paese. Eppure e' successo anche stavolta: quel senso di familiarita' che provo in Uk mi ha di nuovo avvolto. Sapori conosciuti e ritrovati, i cieli allegri e l'aria verde di un'estate piena e calda. Questo Paese e' il luogo in cui la mia anima si riposa mentre sento il tempo scorrere lento come se dovessi essere giovane per sempre. E di nuovo la gioia di scoprire, le domande da fate, le voci da conoscere...e sentirmi a casa. Che bella questa sensazione. Avere per un attimo la vita dentro una stanza con un letto, un armadio, una scrivania e una valigia e sentirmi a posto. Sentire che non manca niente, che non ho bisogno di altro. C'e' qualcosa di davvero magico in quest'isola e in questa lingua cosi' musicale...e non mi stanco mai di partire e tornare. E' come se la mia vita di tutti i giorni fosse solo un alibi per riempire il tempo dell'attesa, fino al prossimo ritorno.

lunedì 8 luglio 2013

UK

Ciao  a tutti! Sono passati appena 4 giorni dalla mia partenza ma sembra un secolo. Questi giorni sono stati intensissimi, densi densi di impegni e ore piccole.
Vi siete mai trovati a Londra con 36 teenagers da accompagnare a visitare la citta' ?
Io e le mie 3 colleghe ce la siamo cavate benissimo...pensate che il primo giorno abbiamo addirittura preso la metro di notte, a mezzanotte e mezza ancora camminavamo!
Abbiamo camminato e camminato, tra soste pipi', pranzo, cena, merenda, stanchezza.
Pasti al McDonald e pisolino al parco, Ntional Gallery,  gita sul battello fino a Greenwich (stupendo), ritorno in citta' con il treno di superficie e  uscita a Canary Warfh tha i grattacieli..che bello, che meraviglia.
Sono riuscita a incontrare Elisa e Callum, in giorni e luoghi diversi, entrambi si sono uniti al gruppo facendo un pezzo di strada insieme e aiutandoci a far attraversare la strada alla nostra banda di cavallini impazziti.
Sono riuscita ad avere mezzora di liberta' e a bere una Guinness con Callum sgranocchiando le patatine, in un pub nei pressi di Trafalgar Square, che bello e' stato. Dopo dieci anni ancora mi sento parte della sua famiglia, accolta e circondata d'affetto.
Sono stata veramente fortunata a conoscerli!
La visita alla citta' e' andata bene, nonostante i primi momenti di panico e , a parte una borsa rubata ed un cellulare perso, tutti sono arrivati indenni al Campus da dove vi scrivo ( e non e' poco).
E' un bel campus, stanze confortevoli e finalmente acqua calda! A Londra nel college non c'era  e mi sono dovuta fare la doccia gelata...per fortuna ci sono abituata.
Certo che se ne vedono di tutti i colori.
Ragazzini di 13-14 anni assolutamente disinteressati a tutto, sempre col naso sul cellulare e pronti ad aprire il portafoglio per compare costosi gadgets.
(Io ho speso giusto 26 pounds per fare dei regalini a delle amiche. Per me niente.)
Alcuni si sono comportati in modo poco educato (diciamo cosi') e arrivati qui abbiamo trovato, ahime',  in prevalenza studenti italiani.
Cosi' mi sono amaramente resa conto che siamo veramente incivili. Non vi dico a mensa che combinano, e solo pochi rimettono a posto i vassoi, quelli non abituati da mamma' ad avere la pappa pronta e ad essere serviti e riveriti.
Comunque, e' cosi'. Guardiamo oltre.
Dopo tre giorni in cui sono andata a letto tardissimo finalmete ieri sono riuscita a rientrare nella mia camera prima di mezzanotte e a fare una bella dormita.
Oggi meeting dei group leaders con la manager e pianificazione delle varie giornate...poi un po' di riposo!
Per ora e' tutto.
Piu' avanti vi parlero' di Bristol city.


p.s. Le stupende foto fatte a Londra sono sparite dalla macchina fotografica...non so perche'...


foto presa dal web, in mancanza delle mie

  





mercoledì 3 luglio 2013

Sono pronta!

Domani parto: Roma-Londra e poi Londra-Bristol.
A Londra dovrei incontrare Elisa e poi Callum.
Callum è la parte londinese della mia famiglia scozzese. Da Glasgow si è trasferito a Londra per lavoro...non lo vedo da tre anni, da quando è venuto in Italia per il mio matrimonio, per suonare la cornamusa, in cui è maestro.
Lo scorso Dicembre ci siamo rincorsi per Londra, senza riuscire ad incontrarci, in quanto non riuscivamo a trovarci nella stessa zona nello stesso momento...
Ho finito di preparare la valigie e vengo assalita dai soliti dubbi: troppa roba, poca roba, cosa tolgo?
Ho iniziato a pesare maniacalmente alcune cose: il mio piccolo dizionario di Inglese pesa ben 400 g.
Un golfino e un libro insieme pesavano 460 g, li ho tolti.
Il mio portamonete pieno di sterline sonanti pesa 270 g, incredibile, ci vuole un attimo ad arrivare a 5 kg!
Diciamo che il bagaglio a mano pesa 6 kg, uno in più...ma verrà pesato come minaccia la brochure informativa del viaggio?
Rischio, pur di portarmi ciò che ho deciso.
Comunque, mi auguro di trovare un computer per scrivere dei bei post.
Un saluto a tutti!!! See you...

martedì 2 luglio 2013

La diseducazione al bello (non lasciamo che sia)

In pochi mesi sono scomparse due grandi donne: Rita Levi Montalcini e Margherita Hack.
Purtroppo Nelson Mandela è in condizioni gravissime.
Grandi persone che hanno cambiato il mondo, rendendolo migliore. Grandi uomini e donne che mi hanno ispirato con la loro forza,determinazione e consapevolezza dell'enorme potenzialita' presente in ognuno di noi.
Hanno percepito e difeso la bellezza del Cosmo, del corpo umano, della libertà. E non hanno forse mai girato la testa dall'altra parte, non hanno "lasciato che fosse". Hanno percepito la bellezza pura inerente a ciascuna cosa. Hanno rispettato la preziosita'di questa nostra vita.
Stamattina ho letto di una grande donna di cui nessuno ha parlato in tv: Yellow Bird Woman (Elouise Pepion Cobell), una donna caparbia che, dopo anni di lotte,e' riuscita a vincere una storica causa contro gli Stati Uniti per lo sfruttamento ignobile degli Indiani d'America. Ha ottenuto per il suo popolo un risarcimento mai accordato prima:tre miliardi e quattrocento milioni di dollari per i nativi americani del Montana. Compiuta la sua missione, e' morta vittoriosa. Non so voi, ma io ho bisogno di questi esempi, di queste guide. Sopratutto in un momento strorico in cui la violenza sulle donne ci viene sbattuta tutti i giorni in faccia, quasi come monito: "Donna, attenta a quello che fai".
Sarà che la mia terra ha dato i natali a grandi donne: Eleonora D'Arborea è stata la prima donna giudice della storia, ha promulgato leggi importanti e giuste raccolte nella "Carta De Logu"; Grazia Deledda è stata la prima donna a ricevere il Nobel per la letteratura...
La statua di Eleonora troneggia in Piazza Eleonora, a Oristano, per ricordarmi che non sono nata per strisciare ma per volare alto.
Per rendere il mondo migliore e vivere fino in fondo.
Foto presa dal Web


E nessuno invece dovrebbe essere ricordato perche' con un atto vandalico ha tagliato gli alberi intorno alla piscina della propria citta', ha incendiato mezza Gallura, ha cementificato barbaramente splendidi litorali, ha stuprato una donna, la ha uccisa.
E' come se il genere umano si stesse abituando a vivere nella mediocrità, nel buio, nell'apatia, nella sporcizia, nella rassegnazione perchè non c'è niente da fare, non cambierà mai nulla.
Tutti i giorni solo il brutto e il negativo conquistano la scena, rubandola a chi ne avrebbe maggior diritto: gli eroi del nostro tempo.
  L'abitudine al brutto e', secondo me, cio' che impedisce a molti di evolvere e crescere...non si riesce piu' ad assaporare il bello. La bellezza di un prato verde e pulito, la sabbia candida senza cicche, la felicita' negli occhi degli altri e nei propri.
Detto questo, non ci resta che essere promotori di bellezza, senza lesinare un solo istante del nostro tempo!

martedì 25 giugno 2013

Io sono ancora qua...eh già...

Sabato mattina siamo partiti alla volta di Bologna.
Accompagnati da un sole splendido che indorava le colline umbre, poi toscane, poi emiliane.
I calanchi del Verghereto, l'indicazione per il monte Fumaiolo e le sorgenti del Tevere.
Prima o poi faremo una deviazione per arrivare fin su.
Che familiarità quella strada. Quanti bei viaggi sono passati di là.
 A febbraio avevo raccolto l'invito di un'amica per andare a vedere il concerto di Vasco, a Bologna appunto, il 22 giugno.
Non che io sia mai stata una sua fan sfegatata, anche se ho sempre canticchiato le sue canzoni...ma ero certa che mi sarei divertita...perciò è iniziato il conto alla rovescia e sabato mattina , puntualissimi, siamo partiti.
Alle 17 eravamo dentro allo stadio Dall'Ara già gremito. Subito mi sono abituata al codice da stadio, tra fiumi di birra (ma noi solo acqua), cori, ragazzi e ragazze tatuati dalla testa ai piedi, i bagni chimici ecc.

Tina libera
Per l'occasione ho indossato la mia maglietta nera dei Beatles, che anche se non c'entrano nulla con Vasco, faceva molto "rock".
Dopo ore di attesa ed insofferenza, mia, sugli spalti, alle 9 in punto il concerto è iniziato.
Da quel momento non ho mai smesso di cantare e ballare, circondata da un'energia incredibile.
Tutto ciò che contava in quel momento era stare bene.
La luna piena ci ha illuminato bonaria fino alla fine.

Luna sopra di noi

E poi Vasco che ha infiammato la folla, mi ha fatto tenerezza, ho percepito la sua coerenza, dall'inizio alla fine.
Ho riascoltato le sue parole e ho capito cosa trasmettono. Ed è pure romantico!
Che bello vedere intorno a me così tanti giovani...e sentire sulla mia pelle che veramente ogni attimo della mia vita "è stato splendido"...e che c'è un'energia nelle mie vene che ancora scorre e mi fa sentire così viva!


In lontananza...il Blasco

E' stata una bellissima serata. Ed il giorno dopo a spasso per Bologna, ricordando i miei vent'anni, quando andavo a trovare lì il mio migliore amico...ma questa è un'altra storia!