venerdì 21 giugno 2013

Sembrava finita, invece...

Dopo l'8 giugno (chiusura scuole) le persone che incontravo non facevano altro che dire:" Beata te che sei in vacanza! Voi insegnanti vi godete questi tre mesi di pacchia...".
Chiariamo una volta per tutte che noi insegnanti siamo in servizio fino al 30 giugno, per sbrigare tutta la burocrazia che il nostro lavoro richiede.
Poi andiamo in ferie per 36 giorni, che dobbiamo PER FORZA utilizzare nei mesi di Luglio e Agosto, in quanto durante l'anno scolastico è impossibile. Solo in via eccezionale, se un collega ti sostituisce, si possono chiedere al massimo 3 giorni.
Per le emergenze ci sono 3 giorni per un eventuale lutto e 3 giorni per motivi familiari/personali che devono essere documentati e sono concessi, comunque, a discrezione del Dirigente Scolastico.
In dieci anni non ho mai usufruito di ferie durante l'anno scolastico, solo di 2 giorni di pemesso per partecipare ad un concorso/corso.
Per cui, mi pare di avere tutto il diritto di riposarmi.
Sabato scorso sono stata al mare, per un primo assaggio d'estate, e già tutto il resto sembrava lontano, lontano, lontano...
Ma ieri, il brusco risveglio.
E' vero che "bisogna farsi le ossa", quando si è alle prime armi in un mestiere, sopratutto se hai a che fare con le persone, in tutta la loro varietà/complessità.
Un mese fa ho incautamente detto ad un genitore una frase sul proprio figlio che è stata percepita come offensiva, senza che mi sia stato dato modo di chiarire le mie intenzioni e, già in quell'occasione, sono stata verbalmente offesa e "minacciata" di non so cosa.
Ieri alla consegna delle pagelle, armata delle migliori intenzioni, avrei voluto chiarire quell'equivoco...ma, appena pronunciata la frase: " Riguardo all'incomprensione che c'è stata..." sono stata presa a urla da questi 2 genitori, che mi hanno vomitato addosso una serie di ingiurie e infamie scioccanti.
La dolce signora in questione è un'insegnante e pretendeva di darmi una bella lezione di buona educazione.
Infatti mi ha offeso senza motivo, dicendomi che "non sono degna di insegnare", "non valgo niente" e altro ancora, poi si è alzata all'improvviso e senza, salutare, è andata via.
Il marito è rimasto, e con molta cavalleria ha continuato ad urlarmi contro .
Io e la mia collega cercavamo di parare i proiettili di parole, cercando di replicare alle assurdità che sentivamo.
Fuori dall'aula tutti gli altri genitori in fila, che naturalmente sentivano tutto, pensate come mi sono sentita.
Alla fine ho avuto la calma per chiudere la "conversazione" unilaterale e invitare il genitore a farmi continuare il mio lavoro, visto che senza rispetto per l'interlocutore è inutile parlare.

Ero sotto shock, ecco cosa insegnano i genitori ai figli.
Ecco che bella lezione di vita hanno dato alla loro figlia.
Non so perchè tutto questo odio nei miei confronti. Una bella pagella, mai un problema.
Cosa covava sotto? Cosa ho sbagliato?
Ho provato un grande dispiacere...come faccio ad essere ancora un'insegnante sognatrice???
Per molte ore ho visto grigio, grigio scuro, nero.
Poi basta, che luce sia.
Qualsiasi errore abbia commesso non dovevo essere aggredita sul posto di lavoro.
Qualsiasi mia mancanza poteva essere fatta notare in modo diverso ed umano.
E' stata una dura lezione di vita, di quelle che non si dimenticano.

Le mie colleghe dicono che purtroppo bisogna abituarsi anche a questo. Sigh.
Che dire? Sono senza parole!

10 commenti:

  1. C'è modo e modo di dire le cose. La cafoneria non aiuta ad ottenere risultati. In ogni caso il rispetto è al primo posto. E, qualsiasi errore tu abbia commesso, questa gente ti ha mancato di rispetto, non ti ha dato modo di spiegare e chiarire.

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    1. Sicuramente l'anno prossimo saro' ancora piu' accorta! E chiariro' le mie tegole alla prima riunione!

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  2. tina, mi dispiace davvero. e' chiaro dal tuo blog e dai commenti sempre gentilissimi e premurosi che mi lasci che sei una persona adorabile, buona e dall'animo gentile, poi la tua dedizione al lavoro e la passione sono lampanti da ogni tuo post. sono offesa dal comportamento di questi genitori e ancora di piu' dal fatto che in italia questo sia tollerato, normale, che non ci sia modo per dire "questo non e' un comportamento accettabile". capisco il tuo shock, fai un bel respiro e alla fine adesso si iniziano le vacanze.

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    1. Grazie Riru...poi scrivero' un post su dove mi trovo oggi!!

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  3. Guarda, c'è gente che le buone maniere le ha barattate al mercato in cambio di un paio di occhiali da sole taroccati ... io anche sto avendo dei problemi, con gli alunni adulti, che hanno aspettato che io non fossi in Spagna (sapevano che venivo in Italia per una settimana) per andare dal mio capo a chiedere che il loro voto d'esame venisse rivisto, cercando di saltare le fasi normali di controllo e verifica di un esame e mettendo in dubbio il mio metro di giudizio ... e sto facendo un grande sforzo per imparare a fregarmene davvero, e ho imparato che per il futuro dovrò essere molto ma molto più rigida e meno amichevole.

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  4. Mi dispiace Tina...mi associo a Riruinglasgow, leggendoti si capisce da ogni virgola con quanta passione e amore svolgi il tuo lavoro. Coraggio, spero che in mezzo a tutta questa cafoneria, venga anche riconosciuto il tuo merito!

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  5. Con dei genitori del genere come possiamo lamentarci dei giovani?

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  6. Cara Tina, sono ovviamente dispiaciuta per quanto ti è accaduto ma sappi che sei in buona compagnia. Durante la carriera di un insegnante prima o poi si fanno i conti con genitori supponenti e poco rispettosi, per non dire incivili. Il problema è che questo fenomeno, purtroppo, è in continua crescita e denota uno scenario scolastico "rotto" dove il legame tra scuola e famiglia si fa sempre più labile. Ad aggiungere preoccupazione c'è la considerazione che la "cara signora" in questione è un'insegnante e in quanto tale, credo, non lontana dall'essersi trovata nella stessa situazione.
    P.S.Goditi le vacanze, sono indispensabili per ricaricare energie ed entusiasmo.

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    1. Grazie per l'incoraggiamento, penso anche io che mi ci dovrò abituare ma evidentemente la mia inesperienza mi ha fatto fare qualche passo falso!

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  7. Cara Tina, ti ho scoperto stasera e vorrei farti la mia virtuale pacca sulla spalla. Purtroppo tra studenti adulti e genitori è facile trovare persone supponenti ed arroganti. Io non ho (purtroppo) mai lavorato in una scuola italiana e quindi non so se si possa fare lì, ma quello che io faccio ad inizio anno è lasciare la mia mail personale agli alunni e dirgli che per qualsiasi problema (scolastico) che non si sentono di affrontare faccia a faccia mi possono scrivere. Questo scarica le tensioni e permette di essere franchi. Detto questo, davanti ad insulti gratuiti anch'io sarei rimasta senza parole.
    Ma in fondo: pazienza! L'importante è che la figlia sia andata bene ed abbia imparato qualcosa! Per i genitori, purtroppo, mi sa che è troppo tardi! ;) Buone vacanze!

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