martedì 16 luglio 2013

Dire grazie

 

La gratitudine e' un sentimento nobile che ci fa sentire in pace con noi stessi e con il mondo intero.
Provare gratitudine riempie il cuore, perche' significa che si percepisce la pienezza di quel che la vita ci ha regalato e la rarita' piccoli grandi tesori che ognuno di noi ha.
In un'epoca come la nostra, in cui si da' tutto per scontato, e' raro percepire e sperimentare gratitudine, sempre rosi dentro da quel senso di mancanza e credito che ci fanno sentire alla perenne ricerca di un modo per pareggiare i conti.
Non c'e' mai abbastanza di niente. Forse perche' c'e' troppo.
Alla gratitudine ci si allena, ci si educa, se non si e' stati educati durante l'infanzia.
Abituare un bambino a chiedere "per favore" e a dire "grazie" significa responsabilizzarlo e renderlo una persona empatica, che capira' che gli altri non sono al suo servizio e che le cose che si desiderano non si ottengono con la prepotenza ma con la gentilezza.
A mensa molti ragazzi passano con il vassoio a prendere le varie pietanze e i camerieri  fanno notare loro che nella richiesta hanno omesso "please"...invitandoli a riformulare la domanda.
Insomma, certe buone abitudini si vanno perdendo.
L'altro giorno sono andata a fare un giretto da Sainsbury's e sono stata piacevolmente colpita da un box di stupendi bigliettini THANKS TEACHER.
Non credevo ai miai occhi!
Con tutti gli insulti che noi insegnanti ci becchiamo in Italia mai avrei immaginato che oltremare esistessero, al contrario, dei bigliettini creati per ringraziare le insegnanti, non solo quelle di ruolo, ma anche le "assistant".
Questa scoperta mi ha commosso!
  

                                                

6 commenti:

  1. Io amo la gentilezza britannica, del please and thank you e del ringraziare perfino il bus driver! Come mi piaceva quando prendevo l'autobus a Glasgow e vari driver mi dicevano Hello Dear e io li salutavo con Cheers Driver ...

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    1. =D anche a me piaceva tantissimo! la gente salutava sempre quando saliva sul bus e quando scendeva dicevano spesso "Cheers!" all'autista (molto in uso tra i giovani ho notato), anche nei negozi. Ho amato questa parola da qui momenti. Poi sentirti dire Thank you ad ogni cosa è davvero bello, non ho mai visto persone così gentili ed amichevoli, la amo quella città.

      Per Tina
      è verissimo che oggi si da tutto per scontato e, sopratutto in italia il grazie è più unico che raro.
      ad esempio le commesse ai supermercati italiani, solitamente non ti guardano neanche in faccia figuriamoci il grazie quello te lo scordi, ma io lo dico perchè ne sento la necessità ed il bisogno di farlo altrimenti mi sentirei un pò scortese in alcune situazioni.
      Giustissimo il fatto che le cose si chiedono con gentilezza non con prepotenza come ho dovuto sopportare tutta la mia vita qui in italia.

      - Michele

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    2. Grazie Michele per i tuoi commenti.
      Mi auguro di incontrarti ancora da queste parti!

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    3. Me lo auguro anch'io XD ahahah

      - Michele

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  2. Concordo. E' bella questo questo modo di rapportarsi!

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  3. Ahimè, purtroppo al giorno d'oggi sentire un 'grazie' o 'per favore' è quasi più raro che sentir recitare pezzi della Divina Comemdia a memoria.

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