domenica 13 aprile 2014

Pastrocchi in cucina

In questi mesi non ho scritto granchè, me ne rendo conto, ma i giorni di questo anno (io parlo sempre per anno scolastico) sono stati inghiottiti da una miriade di attività, tutte molto interessanti.
Tante volte scrivo un post mentalmente, ripromettendomi di scriverlo davvero il giorno seguente, ma spesso proprio non ne ho voglia, di accendere il computer più che altro.
Perciò mi accontento di leggere i post degli altri, dal cellulare!
Comunque, eccomi qui!
Sono molto felice. Non c'è un motivo preciso, come la maggior parte della gente si aspetterebbe.
Sono felice perchè mi sento bene, il mio stato vitale è alto e sento una grande energia che mi accompagna sempre, anche nell'affrontare le difficoltà, che altro non sono che occasioni per migliorare, scoprire, superare i miei limiti.
Se non lo faccio io per prima, come posso insegnare a farlo?
Ci sono state belle soddisfazioni sia nell'ambito lavorativo che nelle amicizie, ma di questo parlerò a parte.
Oggi voglio raccontare la mia entrata in punta di piedi nell'alimentazione vegana, non totale, ma a piccole dosi, per qualche giorno alla settimana.
Dopo aver "toccato con mano" che le mie emicranie sono spesso di origine alimentare, ho iniziato a studiare le reazioni del mio corpo a certi cibi.
Ho così dovuto bandire i formaggi molli,la mozzarella e anche il parmigiano (li mangerò giusto in occasioni speciali).
Ho eliminato i salumi (anche questi saranno cibo delle feste, sopratutto ora che è Pasqua).
Non mangio più cibi confezionati: a colazione e merenda niente biscotti, crackers, cornetti dolci (neanche pseudo-vegetali).
Pochissimo pane, sempre tostato.
Insomma, in un mesetto sono riuscita a smaltire tre chili, eredità della mia alimentazione malsana dell'estate 2013 e a riscoprire il gusto di cucinare e pasticciare.
Già, perchè quando non ci si nutre più di cibi pronti o troppo elaborati, bisogna ingegnarsi, come qualcuno di voi insegna.
Quindi ho fatto incetta di farine di diversi tipi: integrale, di segale, di kamut, di noci, di mandorle ecc, e via a preparare muffin dolci e salati, crostate, plumcake, assolutamenet vegani.
Certo i risultati non sono sempre eccellenti, tipo i muffin di domenica scorsa: qualche carota, poco zucchero, farina integrale e poco altro, non erano molto saporiti, ma sicuramente molto leggeri.
Il mio vizio di sabotare le ricette altrui (e pure le mie), cambiando le dosi e gli ingredienti, mi rende tutti i giorni principiante, con mio grande divertimento.
Così qualche volta mi ritrovo alle 6 del mattino a realizzare una ricetta che mi è venuta in mente, oppure passo del tempo a leggere ricette vegane, annuso spezie, provo nuovi accostamenti, gioco con i sapori.
Cambiare abitudini è divertente.
Ho scoperto un nuovo modo di alimentarmi, più eco-sostenibile.
E' vero che siamo ciò che mangiamo. Quando non mangio alimenti di origine animale il mio umore immediatamente migliora, non sarà casuale, vero?
E il mio corpo risponde bene alla sottrazione di lieviti, latticini, uova e carne, così mi sento più motivata a continuare e a sperimentare.
Prima o poi posterò qualche ricetta di mia invenzione, se riuscirò a ricordarmela!

2 commenti:

  1. Sperimentare in cucina è bellissimo, una delle mie grandi passioni. Con le spezie poi...farei di tutto! Bella questa tua decrescita sostenibile vegana, in punta di piedi...si 'legge' proprio che stai bene! Attendo con ansia qualche ricetta sperimentale :-)

    RispondiElimina
  2. Sono feliceeeeeee! Dai, dai, poi al 100% vegana sarà felicità totale! :-)

    RispondiElimina