venerdì 23 gennaio 2015

Mai abbassare la guardia!

Sorpresa! La mia tiroide ha ripreso a funzionare più del normale, dopo diversi anni in cui era stata buona ed io mi ero illusa che la malattia non si sarebbe più ripresentata.
Durante le vacanze di Natale, mentre tutti apparivano ogni giorno più lardellosi io diventavo più sottile (bè, ancora ce ne vuole per definirmi magra!). La mia gioia era palese e non mi sono risparmiata in mangiate di cioccolata e panforte, senza sensi di colpa.
Per me era tutto nella norma, tranne che per un po' di tachicardia negli ultimi giorni di dicembre (già avvertita nei mesi scorsi) e per la sorpresa di non sapere più che pantaloni indossare perchè tutti larghi.
Mai avevo sfiorato i 53 kg, ben dieci in meno rispetto allo stesso periodo nel 2014. Evviva!
Poi le amiche (forse con una punta di invidia) hanno iniziato a dirmi che apparivo troooppo deperita...e ho fatto le analisi.
Due giorni di panico e poi per fortuna sono tornata in me.
Mica posso pensare di vivere sempre senza problemi, mica posso controllare tutto ma proprio tutto.
Sì, perchè il primo pensiero è stato di rabbia contro me stessa, per non aver "evitato" la malattia. mi sarei dovuta riposare di più, arrabbiare di meno (che è verissimo), avrei dovuto fregarmene di questo e di quello...bastaaa!!
E' pazzesco fustigarsi così e poi non è la fine del mondo.
E' vero che devo sempre lavorare su me stessa per vivere la vita in maniera più saggia, senza farmi deragliare a causa delle vicissitudini inevitabili a cui tutti i comuni mortali vanno incontro, me compresa.
Ma è anche vero che fondamentalmente sono una gran timidona che nella vita recita spesso la parte da dura, che la mia natura sarebbe quella di un'artista che vive in una casupola vicino al mare, dedita alla contemplazione, invece la mia vita è ben diversa...per mia scelta, più  meno consapevole...per cui, i conflitti li vivo tutti i giorni e neanche vorrei pensare ad una vita piatta senza altalene emozionali.
C'è un lato positivo nella malattia: che ti parla sempre di te e delle tue scelte.
Ce n'è una che devo fare e forse prederò la decisione giusta, tenendo conto della mia indole e non pensando sempre che devo dimostrare di essere la più brava.
Mi sento come alla fermata di un autobus. Lo prendo o no?
Stavolta non salgo, aspetto il prossimo e intanto ci penso su.

giovedì 1 gennaio 2015

Sorprese

E così si è chiuso il 2014, ho recitato Daimoku con profonda gratitudine perchè ripensando ai dodici mesi trascorsi non ho potuto che constatare che è stato un anno decisivo nella mia vita. Il bilancio è positivo, non cambierei nulla.
E' stato un anno tosto in quanto mi sono trovata in situazioni nuove da gestire, sopratutto a lavoro, e questo mi ha dato l'opportunità di mettermi alla prova, trovare in me stessa nuove risorse e pormi nuovi obiettivi.
Sono felice dell'anno appena trascorso  e vorrei ringraziare tutte le persone che sono passate di qua per condividere un pezzetto di vita con me, anche voi avete contribuito a rendere la mia esistenza più ricca di valore!
Ieri mi sono svegliata con la città bianca e fredda, i fiocchi scendevano copiosi mentre io mi preparavo ad un incontro speciale: un mio amico brasiliano conosciuto a Glasgow nel 2005 è venuto a trovarmi con dei suoi amici.
Una visita annunciata quest'estate, e che mi ha lasciato stupita. A volte si conoscono delle persone e non si crede veramente che ci si rivedrà un giorno.
Erano diversi anni che non ci scrivevamo, fino a Giugno; ho ricevuto una sua mail con la promessa di una visita nel periodo di Natale. Forse neanche ci avevo creduto, a volte è così facile essere cinici, non credere che si conti davvero qualcosa per gli altri.
Come se l'amicizia e l'affetto si misurassero solo e sempre con il contachilometri.
La distanza non è che un dettaglio.
Un piccolo sogno avverato, una sensazione positiva che mi fa credere che noi esseri umani siamo capaci di grandi cose se vogliamo.
Buon 2015 a tutti!
Sognate, sognate, sognate!