mercoledì 28 ottobre 2015

Come si cambia

Da pochissimo mi sono iscritta a Facebook e già sono addicted.
Me la spasso a curiosare e ad andare alla ricerca di vecchi amici ed ex, ad alcuni, ovvio, non posso chiedere l'amicizia, perciò mi accontento di sbirciare ciò che è pubblico.
Ieri sera però ho chiesto l'amicizia ad un vecchissimo amico d'infanzia che non vedo da almeno 15 anni...
Ho cercato il suo nome e sinceramente dalle foto stentavo a riconoscerlo, le informazioni mi hanno un po' depistato ma secondo me è lui.
Lui che ha solo 1 anno più di me...e assomiglia così tanto a suo nonno che l'ho riconosciuto per questo!
Ovviamente i suoi nonni sono morti, centenari tra l'altro, ma certo che lui l'ho trovato invecchiatissimo.
Da lì è partito tutto un mio viaggio mentale pensando a cosa fa invecchiare di colpo le persone e, per me, la risposta è solo una:la sofferenza.
Quando si soffre e il dolore è sordo il nostro corpo trasmette questo stato. ora, tutti soffriamo, ma nel corso del tempo è cosa essenziale elaborare il dolore e utilizzarlo come carburante, altrimenti ci uccide.
Ognuno ha il suo percorso, chi mi segue sa qual è il mio e..nonostante io abbia molto sofferto, appaio ancora giovane e fresca, alle porte dei miei 41 anni.
Ancora la meraviglia di Nam Myo Ho Renge Kyo.
Anni fa ero più vecchia. Cupi pensieri annuvolavano la mia vita, è stato duro imparare a permettere al sole di far breccia nelle mie giornate, ma è stato uno sforzo che valeva la pena fare. E continuo a sforzarmi lucidando il mio specchio ogni giorno, per invecchiare ringiovanendo.
Ora mi chiedo se questo mio vecchio amico sia felice o no. Aspetto.

domenica 18 ottobre 2015

Esperienza, amica preziosa

E' la prima volta che inizio un nuovo ciclo a scuola: fine quinta, di nuovo in prima. Un salto brusco e buffo che mi vede in una fase di ristrutturazione e destrutturazione del mio modo di essere (non solo insegnante).
Lavorare con i piccolini è un insieme di emozioni e paure che solo gli insegnanti possono capire, niente è scontato, tutto è da imparare/insegnare/perfezionare, ci sono regole da impostare e far rispettare, bambini che all'improvviso piangono e la lezione deve essere interrotta, la pipì che scappa a tutti i minuti, la popò che pure è scappata, ma sulla sedia...insomma ci sarebbe tanto da dire!
Quest'anno ero ( e sono) determinata a mettere in scena (già, visto che la classe è un po' un teatro) un'altra me e devo dire che, a parte l'altro giorno che ero attanagliata da una feroce emicrania, ci sto riuscendo bene.
Per l'apprendimento della letto-scrittura uso sia il libro di testo che tanti giochi orali che invento nei momenti più impensati, durante la giornata, oppure al momento, in classe. La fantasia non è mai troppa e cerco di teatralizzare la lezione facendo ridere i bambini che così lavorano più volentieri.
Magari i quaderni non sono tutti ordinatissimi, ma ci sono già bimbi in odore di disgrafia e non posso tartassarli per la perfezione, poi ogni quaderno deve evolvere insieme al suo proprietario. Forse devo essere io per prima più disciplinata nel proporre le attività...chissà.
Comunque, a parte questo, far ridere...mi fa ridere! Mi diverto e mi ricarico! La sera chiudo gli occhi e sono contenta che l'indomani ci sia scuola!
Grazie all'esperienza degli anni precedenti posso gestire meglio la situazione e gli apprendimenti, senza ansia, perchè già so che ognuno ha i suoi tempi ed è solo questione di tempo.
Alcuni bambini già sanno leggere...altri stanno iniziando...è così entusiasmante quando un bambino impara a leggere!
E mi tornano in mente alcune attività che le mie maestre mi facevano fare in prima elementare...anche io torno bambina, ho una nuova occasione di guardare il mondo da un'altra prospettiva, con più ottimismo.
Mi sono di nuovo impadronita del mio tempo, ho ripreso le lezioni di inglese, di ginnastica e, da oggi, le mie camminate.
Voglio far entrare tanta fresca allegria nella mia vita!