sabato 5 novembre 2016

TERREMOTI

Scusate la mia assenza, ma ero troppo presente a me stessa.
Bypasso la meravigliosa esperienza della Mobilità Erasmus a Southampton e vado dritta nel cuore della terra, al terremoto.
I terremoti sono di diverso tipo, e l'ho imparato ancora una volta facendo i miei privati e personali esperimenti in cerca della verità.
Dopo il danno alle persone e alle cose arriva il danno morale, cioè forse il danno morale era arrivato prima ma ancora non era evidente.
Bisogna dare tempo al tempo.
Sto giusto ascoltando il TG e come al solito sento "cronache di disastri annunciati", edifici mal ristrutturati, non controllati ecc. Se penso alla scuola di Amatrice che si è sbriciolata mi vengono i brividi. Potevo esserci io con i miei allievi, potrebbe succedere a me nella mia scuola, se verrà dichiarata agibile e invece magari non lo è.
Il mistero ha avvolto i controlli sugli edifici pubblici, solo grazie ai passanti o a fughe di notizie semi ufficiali ci siamo fatte un'idea della situazione statica degli edifici scolastici.
Per poi scoprire che noi insegnanti non abbiamo più il diritto di parola, non possiamo esprimere pareri diversi pena la pubblica offesa con gogna in piazza.
Il terremoto a me è servito a capire il mio ambiente. Io ho ancora una volta promesso a me stessa che mi batterò per la verità, come un tempo chi mi ha preceduto ha combattuto per la libertà di stampa, di parola, di religione, di voto.
Vi sembrano diritti scontati? Siete degli illusi.
Ho un gran fiuto e ho sentito puzza di bruciato da lontano. Ho lanciato l'esca ed il pesce ha abboccato.
Fin troppo scontato. Chi te lo fa fare, vi chiederete. Saranno state le letture dei giganti della letteratura in gioventù, la mia prof. di lettere che alle medie ci faceva studiare gli scritti di Antonio Gramsci, sarà stato mio padre che è come me, o io come lui, la mia passione per Immanuel Kant e il suo "imperativo morale".
Ad un certo punto della vita, toccando l'umiliazione e il dolore con mano, bisogna decidere da che parte stare, e imparare a usare la propria voce per dire e chiedere VERITA'.
Ho sempre in mente le ultime pagine del libro "Se questo è un uomo" e spero che chi non le ha lette le legga.
Il monito "voi che vi sentite sicuri nelle vostre case...".
Nessuno è al sicuro, attenzione ad avere un atteggiamento dimesso con la convinzione di non andare incontro a problemi. Il fuoco arriva sempre ai piedi. Stiamo vigili, sempre.
IO NON SONO IN VENDITA.
A presto.