domenica 12 aprile 2015

Alleggerirsi

Il post di Cecilia  mi ha fatto volare via per un attimo, col cuore leggero, in un modo in cui io non sono.
Vorrei poter partire senza piani, ma ho bisogno dei dettagli; vorrei dormire sui divani/letti/pavimenti di sconosciuti ma sono schizzinosa, vorrei fare a meno di tante cose, ma sono esigente e anche materiale.
Per fortuna le esperienze degli altri riescono ad arricchirmi e mi danno nuove idee, perchè la mia vita è solo mia e solo io so qual è la "taglia" giusta per me.
Penso e ripenso, lascio che i desideri emergano, faccio progetti per una nuova vita e io lo so che ci sarà.
A Settembre mi ero detta che valeva la pena stringere ancora i denti sul lavoro, sembrava in arrivo una riforma della scuola che avrebbe gratificato i "meritevoli", invece è l'ennesima bufala. Non credo ci sarà alcuna riforma. Ma ormai l'anno è al termine. E' quasi fatta, tengo duro, non fuggo.
Poi fino a giugno 2016 ho tutto il tempo di pensare a come e cosa fare, in base alle novità scolastiche che ci propineranno durante l'estate.

Ieri facevo una bella passeggiata al sole e davanti a me camminava una mamma col suo bimbo di due/tre anni.
Il piccolo metteva le manine tra i cespugli e l'erba al margine della strada e la mamma:
-Attento che ti picca!
- Cosa mi picca, mamma?
- La serpe, tesoro.
-La cheee?
- La serpe, ti dico. La serpetta.
- Bo, non capisco mamma.
- Quella che aveva Marco di plastica, quella lunga...
- Ah, mamma, ma è un serpente!

Grandioso il piccolo!
Perchè quando si parla con i bambini si usano delle parole idiote? Come se la realtà fosse così terribile da non poter neanche essere nominata con le parole vere.
Il problema è che ultimamente si parla così anche tra adulti.