lunedì 29 luglio 2013

Scendiamo in piazza, una volta per tutte!

In una calda notte estiva mi imbatto in un articolo agghiacciante, pubblicato su un noto settimanale: una potente lobby del cemento ha ottenuto il permesso di vomitare morte sulla natura incontaminata della Costa dei Grifoni, tra Bosa e Alghero. E' uno dei tratti di costa più belli e incontaminati di tutto il Mediterraneo, già sottoposto a vincoli paesaggistici che, però potrebbero facilmente essere glissati grazie alla Legge n.19/2011, con la quale la Giunta Cappellacci ha accordato "una speciale protezione al Golf" che permette di costruire laddove non si potrebbe, per "amore" di questo sport, che di sardo ha ben poco. Tempo fa avevo pubblicato un post su Bosa, città magica, deliziosa. Per me è un altro colpo al cuore, un'altra ferita inferta alla mia Terra, che sento come se fosse sullamia pelle. Un altro marchio a fuoco che ricorda che alcuni uomini si vendono al dio denaro con estrema facilità. Vi invito a leggere il blog dei cittadini che si sono uniti per salvare la loro città: www.salviamotentizzosperbosa.blogspot.com . Io non mi arrendo!

giovedì 25 luglio 2013

La beffa delle graduatorie estero

Non faccio in tempo a pensare che l'Italia è un gran bel paese con un'alta qualità della vita, che devo subito ricredermi.
Nel dicembre 2011 ho partecipato alla selezione linguistica per l'inserimento nelle graduatorie per insegnare all'estero.
Sembrava un'impresa impossibile, visto che vi partecipavano 37.000 persone.
La prova si è rivelata più semplice del previsto, l'ho superata.
Poi, più di un anno di attesa per il bando ufficiale per presentare domanda di inclusione nelle graduatorie.
Nel mese di gennaio 2013 ho inviato la mia domanda, che è stata ricevuta dal Ministero (ho la ricevuto di ritorno).
Da quel momento sono stata in trepidante attesa per vedere la mia posizione in graduatoria.
Pensavo che il peggio fosse passato.
Invece pochi giorni fa la graduatoria è stata pubblicata e il mio nome non c'è, nè tra gli inclusi nè tra gli esclusi.
Dove sono finita? Su quale scrivania si sarà arenata la mia domanda? Quale impiegato la avrà presa in considerazione ?
Che beffa. Ho presentato un reclamo, via fax. Un fax di 20 pagine, devo essere fiduciosa?
Mi dispiace, io ci provo a non vedere tutto nero, ma la burocrazia italiana danneggia la mia sanità mentale.
Non è un sistema che tutela i suoi cittadini, non è serio e purtroppo senza raccomandazioni è veramente difficile anche inoltrare semplici richieste ed ottenere risposta.

sabato 20 luglio 2013

La colonna sonora della mia vita

Nonostante in campo musicale io sia assolutamente una schiappa, in quanto non so nè suonare nè cantare nè ballare, amo molto ascoltare la musica, tutta la musica, da quella Classica a quella Black Metal (influenzata da mio fratello che invece è un bravo compositore ed esecutore).
Non c'è momento della mia vita al quale non sia legata una canzone.
Durante il mio soggiorno a Bristol, a notte fonda, finalmente in pace nella mia cameretta, mi sono gustata tutte le sere un po' di musica grazie al mio cellulare, riascoltando vecchie canzoni della mia adolescenza, forse per la sottile nostalgia che mi ha procurato lo stare in mezzo a tanti adolescenti.
Insomma, già da quei tempi lontani (ma ben vividi nei miei ricordi) adoravo, senza saperlo, la Gran Bretagna, infatti i cantanti che ascoltavo erano tutti quelli del Pop Inglese.
Sulle note delle canzoni qui di seguito ho davvero sognato e fatto voli pindarici.


Chi di voi se lo ricorda?


E quest'altro?
Per non parlare degli Spandau Ballet e Madonna! Ogni volta che sento le loro canzoni mi sento così piena di vita, di energia...sensazioni che la musica Italiana purtroppo non mi ha dato, se non raramente.
Beh, le canzoni di Fiorella Mannoia e Franco Battiato mi hanno tenuto molta compagnia, sono poesia allo stato puro.
Dopo gli anni dell'adolsecenza, ricordo l'estate '95 legata alle canzoni dei Marillion; il 1992-93 erano gli anni dei Doors e dei Clash che le mie coinquiline ascoltavano dalla mattina alla sera provocando in me un senso di repulsione che mi impedisce di ascoltare ancora certe canzoni, poi nel 96-97 è stato il periodo dei Dream Theater, nel nuovo millennio poi ho scoperto Kate Bush e gli Extreme, Alanis Morissette (alle sue canzoni è legato il mio soggiorno in Scozia)..e non sto ad elencare il resto.
Mi piacerebbe sapere cosa ascoltavate voi da adolescenti, e anche adesso.
Se dovessi scegliere però una sola canzone, una sola da portare con me su un'isola deserta, cosa sceglierei?
Ardua scelta. Ci devo riflettere un attimo.
D'istinto direi i Beatles, che ancora oggi ascolto e riascolto anche  a scuola con i bambini.
Oppure gli U2.
Ma c'è un'altra canzone che adoro, di Sinead O'Connor
                                                                   E con questa vi saluto.






martedì 16 luglio 2013

Dire grazie

 

La gratitudine e' un sentimento nobile che ci fa sentire in pace con noi stessi e con il mondo intero.
Provare gratitudine riempie il cuore, perche' significa che si percepisce la pienezza di quel che la vita ci ha regalato e la rarita' piccoli grandi tesori che ognuno di noi ha.
In un'epoca come la nostra, in cui si da' tutto per scontato, e' raro percepire e sperimentare gratitudine, sempre rosi dentro da quel senso di mancanza e credito che ci fanno sentire alla perenne ricerca di un modo per pareggiare i conti.
Non c'e' mai abbastanza di niente. Forse perche' c'e' troppo.
Alla gratitudine ci si allena, ci si educa, se non si e' stati educati durante l'infanzia.
Abituare un bambino a chiedere "per favore" e a dire "grazie" significa responsabilizzarlo e renderlo una persona empatica, che capira' che gli altri non sono al suo servizio e che le cose che si desiderano non si ottengono con la prepotenza ma con la gentilezza.
A mensa molti ragazzi passano con il vassoio a prendere le varie pietanze e i camerieri  fanno notare loro che nella richiesta hanno omesso "please"...invitandoli a riformulare la domanda.
Insomma, certe buone abitudini si vanno perdendo.
L'altro giorno sono andata a fare un giretto da Sainsbury's e sono stata piacevolmente colpita da un box di stupendi bigliettini THANKS TEACHER.
Non credevo ai miai occhi!
Con tutti gli insulti che noi insegnanti ci becchiamo in Italia mai avrei immaginato che oltremare esistessero, al contrario, dei bigliettini creati per ringraziare le insegnanti, non solo quelle di ruolo, ma anche le "assistant".
Questa scoperta mi ha commosso!
  

                                                

lunedì 15 luglio 2013

Giovani, belli, ricchi e viziati

Qui al campus, oltre che ragazzini un po' sdruciti ce ne sono molto ordinati e pacati, sia nell'abbigliamento che nel comportamento. I ragazzi cinesi per esempio.
Ragazzi e ragazze alla moda ma con decenza, con qualche reminiscenza,  per noi, vecchio stile: gonnelline a fiori, calze bianche di cotone appena sotto al ginocchio e scarpette chiuse nere. Bamboline.
E comunque anche gli europei non sono tutti (s)vestiti allo stesso modo.
Prendiamo il gruppo di studenti ai quali sono abbinata io, provengono tutti dall'Umbria, da borghi -cittadine comunque di provincia dove si tende a vestirsi tutti uguali...spendendo un bel po' per un abbigliamento casual doc.
Pantaloncini corti si', ma non abbinati alle infradito da doccia tutte scalcinate, ma a delle belle Nike o All Stars.
E qui arriva il bello.
Io faccio parte di una generazione che non e' partita per le vacanze studio, e molti miei coetanei neanche avevano studiato l'Inglese a scuola (come me del resto) e neanche abbiamo potuto seguire l'ultima moda, se non a nostre spese.
La mia prima vacanza studio me la sono pagata tutta da sola a 25 anni. Sono stata ad Oxford per 15 meravigliosi giorni in cui e' scattata quella scintilla d'amore per il Regno Unito, che ancora non si e' spenta.
Poi sono stata a Dublino, Glasgow e Portsmouth per altri corsi, sempre alloggiando in famiglia per una full immersion nella lingua e per risparmiare.
Questo mio soggiorno ha pure il suo costo, in quanto non ho un mio gruppo di studenti e non ho diritto al soggiorno totalmente gratuito, per cui cerco di essere oculata nelle mie spese in loco.
Comunque per potermi permettere questo viaggio ho dovuto economizzare da altre parti!
Quindi sgrano gli occhi nel vedere quanto spendono i ragazzini "bene" per comprare in ogni tappa del viaggio scarpe, magliette, cappellini e altro.
La coca cola viene consumata a fiumi, si inizia alle 9 del mattino, nonostante l'abbondante colazione inclusa e si continua fino a sera.
Secondo me  la maggior parte ha bevuto almeno 2 litri di coca cola la giorno, comprata sempre ai distributori automatici e pagata una fortuna.
A pranzo e a cena c'e' cibo in abbondanza: cibi sfiziosi fritti e non, ma anche insalata, verdure cotte a vapore e piatti vegetariani  (non  sono sicura che siano vegani)...ma questi giovani rampolli storcono il naso e di nuovo si riforniscono ai distributori: patatine e snack vari sostituiscono il pasto.
Nessuno mangia la frutta (tranne le banane), pochi bevono l'acqua, pochissimi mangiano le verdure.
E questo poi a livello generale, non solo i ragazzi italiani ma anche gli altri si alimentano in maniera scorretta.
Mancano appena due giorni alla partenza e quasi tutti hanno speso tutto...facendo ora la posta alle insegnanti per ottenere credito.
Per me  e' inconcepibile, possibile che nessuno di loro rifletta su quanto questo viaggio sia costato alle loro famiglie?
Possibile che su 36 alunni nessuno abbia speso un solo pound per un libro, una rivista, una guida?
Neanche una matita!!!
A Londra c'e' stata un'insurrezione alla nostra proposta di visitare la National Gallery...per cui un piccolo gruppo ha visitato il museo, il grand egruppo e' andato all'Hard Rock Cafe' a comprare la maglietta (per poi dimenticarla pure alla fermata dell' autobus, tanto paga papa')
Niente di culturale, solo oggetti inutili per dimostrare di essere stati all'estero e sentirsi, ancora una volta, un passo avanti agli altri che non se lo possono permettere.

P.s. Io due o tre libri li ho comprati...e uno e' sulla Scozia!

Dress code

Mi trovo nel campus della University of West England, il Frenchay Campus, un luogo immenso che ospita migliaia di studenti ed e' cosi' grande che sembra una citta': ci sono negozi, pub, ristoranti, campi sportivi, biblioteche...lavanderie...insomma c'e' veramente tutto. Nonostante i ritmi frenetici di questi giorni( per diverse gite), ho potuto spendere del tempo ad osservare l'abbigliamento degli studenti. Sono inorridita: e' possibile che le ragazze di tutte le nazionalita' siano vestite con i piantaloncini inguinali e le infradito di gomma? Mi pare un outfit poco adatto ad una lezione a scuola. E' incredibile come la stessa moda si sia diffusa su tutto il pianeta.. E poi, siamo onesti, per indossare quei pantaloncini ci vuole un gran fisico! Tutta questa nudita' esibita mi ha dato molto fastidio, anche perche' veramente andare in giro in maniera cosi' sciatta non e' educato. Per non parlare dei ragazzi e delle ragazze che ciabattano tutto il giorno! Ieri il nostro activity leader ci ha accompagnato in gita in infradito di gomma. Non si poteva vedere! Di pomeriggio i suoi piedi erano diventati neri di polvere e sudore! Mi spiace ma dovrebbe essere proibito andare in giro in ciabatte! Che disappunto nel vedere dei baldi giovanotti che trascinano i piedi in quel modo! Per favore, lasciate le ciabatte a casa!

venerdì 12 luglio 2013

Qualcosa di familiare

Non so che cosa mi faccia sentire a casa proprio quando non ho una casa. Cosa mi faccia sentire cosi' a contatto con me stessa quando sono cosi' lontana dal mio Paese. Eppure e' successo anche stavolta: quel senso di familiarita' che provo in Uk mi ha di nuovo avvolto. Sapori conosciuti e ritrovati, i cieli allegri e l'aria verde di un'estate piena e calda. Questo Paese e' il luogo in cui la mia anima si riposa mentre sento il tempo scorrere lento come se dovessi essere giovane per sempre. E di nuovo la gioia di scoprire, le domande da fate, le voci da conoscere...e sentirmi a casa. Che bella questa sensazione. Avere per un attimo la vita dentro una stanza con un letto, un armadio, una scrivania e una valigia e sentirmi a posto. Sentire che non manca niente, che non ho bisogno di altro. C'e' qualcosa di davvero magico in quest'isola e in questa lingua cosi' musicale...e non mi stanco mai di partire e tornare. E' come se la mia vita di tutti i giorni fosse solo un alibi per riempire il tempo dell'attesa, fino al prossimo ritorno.

lunedì 8 luglio 2013

UK

Ciao  a tutti! Sono passati appena 4 giorni dalla mia partenza ma sembra un secolo. Questi giorni sono stati intensissimi, densi densi di impegni e ore piccole.
Vi siete mai trovati a Londra con 36 teenagers da accompagnare a visitare la citta' ?
Io e le mie 3 colleghe ce la siamo cavate benissimo...pensate che il primo giorno abbiamo addirittura preso la metro di notte, a mezzanotte e mezza ancora camminavamo!
Abbiamo camminato e camminato, tra soste pipi', pranzo, cena, merenda, stanchezza.
Pasti al McDonald e pisolino al parco, Ntional Gallery,  gita sul battello fino a Greenwich (stupendo), ritorno in citta' con il treno di superficie e  uscita a Canary Warfh tha i grattacieli..che bello, che meraviglia.
Sono riuscita a incontrare Elisa e Callum, in giorni e luoghi diversi, entrambi si sono uniti al gruppo facendo un pezzo di strada insieme e aiutandoci a far attraversare la strada alla nostra banda di cavallini impazziti.
Sono riuscita ad avere mezzora di liberta' e a bere una Guinness con Callum sgranocchiando le patatine, in un pub nei pressi di Trafalgar Square, che bello e' stato. Dopo dieci anni ancora mi sento parte della sua famiglia, accolta e circondata d'affetto.
Sono stata veramente fortunata a conoscerli!
La visita alla citta' e' andata bene, nonostante i primi momenti di panico e , a parte una borsa rubata ed un cellulare perso, tutti sono arrivati indenni al Campus da dove vi scrivo ( e non e' poco).
E' un bel campus, stanze confortevoli e finalmente acqua calda! A Londra nel college non c'era  e mi sono dovuta fare la doccia gelata...per fortuna ci sono abituata.
Certo che se ne vedono di tutti i colori.
Ragazzini di 13-14 anni assolutamente disinteressati a tutto, sempre col naso sul cellulare e pronti ad aprire il portafoglio per compare costosi gadgets.
(Io ho speso giusto 26 pounds per fare dei regalini a delle amiche. Per me niente.)
Alcuni si sono comportati in modo poco educato (diciamo cosi') e arrivati qui abbiamo trovato, ahime',  in prevalenza studenti italiani.
Cosi' mi sono amaramente resa conto che siamo veramente incivili. Non vi dico a mensa che combinano, e solo pochi rimettono a posto i vassoi, quelli non abituati da mamma' ad avere la pappa pronta e ad essere serviti e riveriti.
Comunque, e' cosi'. Guardiamo oltre.
Dopo tre giorni in cui sono andata a letto tardissimo finalmete ieri sono riuscita a rientrare nella mia camera prima di mezzanotte e a fare una bella dormita.
Oggi meeting dei group leaders con la manager e pianificazione delle varie giornate...poi un po' di riposo!
Per ora e' tutto.
Piu' avanti vi parlero' di Bristol city.


p.s. Le stupende foto fatte a Londra sono sparite dalla macchina fotografica...non so perche'...


foto presa dal web, in mancanza delle mie

  





mercoledì 3 luglio 2013

Sono pronta!

Domani parto: Roma-Londra e poi Londra-Bristol.
A Londra dovrei incontrare Elisa e poi Callum.
Callum è la parte londinese della mia famiglia scozzese. Da Glasgow si è trasferito a Londra per lavoro...non lo vedo da tre anni, da quando è venuto in Italia per il mio matrimonio, per suonare la cornamusa, in cui è maestro.
Lo scorso Dicembre ci siamo rincorsi per Londra, senza riuscire ad incontrarci, in quanto non riuscivamo a trovarci nella stessa zona nello stesso momento...
Ho finito di preparare la valigie e vengo assalita dai soliti dubbi: troppa roba, poca roba, cosa tolgo?
Ho iniziato a pesare maniacalmente alcune cose: il mio piccolo dizionario di Inglese pesa ben 400 g.
Un golfino e un libro insieme pesavano 460 g, li ho tolti.
Il mio portamonete pieno di sterline sonanti pesa 270 g, incredibile, ci vuole un attimo ad arrivare a 5 kg!
Diciamo che il bagaglio a mano pesa 6 kg, uno in più...ma verrà pesato come minaccia la brochure informativa del viaggio?
Rischio, pur di portarmi ciò che ho deciso.
Comunque, mi auguro di trovare un computer per scrivere dei bei post.
Un saluto a tutti!!! See you...

martedì 2 luglio 2013

La diseducazione al bello (non lasciamo che sia)

In pochi mesi sono scomparse due grandi donne: Rita Levi Montalcini e Margherita Hack.
Purtroppo Nelson Mandela è in condizioni gravissime.
Grandi persone che hanno cambiato il mondo, rendendolo migliore. Grandi uomini e donne che mi hanno ispirato con la loro forza,determinazione e consapevolezza dell'enorme potenzialita' presente in ognuno di noi.
Hanno percepito e difeso la bellezza del Cosmo, del corpo umano, della libertà. E non hanno forse mai girato la testa dall'altra parte, non hanno "lasciato che fosse". Hanno percepito la bellezza pura inerente a ciascuna cosa. Hanno rispettato la preziosita'di questa nostra vita.
Stamattina ho letto di una grande donna di cui nessuno ha parlato in tv: Yellow Bird Woman (Elouise Pepion Cobell), una donna caparbia che, dopo anni di lotte,e' riuscita a vincere una storica causa contro gli Stati Uniti per lo sfruttamento ignobile degli Indiani d'America. Ha ottenuto per il suo popolo un risarcimento mai accordato prima:tre miliardi e quattrocento milioni di dollari per i nativi americani del Montana. Compiuta la sua missione, e' morta vittoriosa. Non so voi, ma io ho bisogno di questi esempi, di queste guide. Sopratutto in un momento strorico in cui la violenza sulle donne ci viene sbattuta tutti i giorni in faccia, quasi come monito: "Donna, attenta a quello che fai".
Sarà che la mia terra ha dato i natali a grandi donne: Eleonora D'Arborea è stata la prima donna giudice della storia, ha promulgato leggi importanti e giuste raccolte nella "Carta De Logu"; Grazia Deledda è stata la prima donna a ricevere il Nobel per la letteratura...
La statua di Eleonora troneggia in Piazza Eleonora, a Oristano, per ricordarmi che non sono nata per strisciare ma per volare alto.
Per rendere il mondo migliore e vivere fino in fondo.
Foto presa dal Web


E nessuno invece dovrebbe essere ricordato perche' con un atto vandalico ha tagliato gli alberi intorno alla piscina della propria citta', ha incendiato mezza Gallura, ha cementificato barbaramente splendidi litorali, ha stuprato una donna, la ha uccisa.
E' come se il genere umano si stesse abituando a vivere nella mediocrità, nel buio, nell'apatia, nella sporcizia, nella rassegnazione perchè non c'è niente da fare, non cambierà mai nulla.
Tutti i giorni solo il brutto e il negativo conquistano la scena, rubandola a chi ne avrebbe maggior diritto: gli eroi del nostro tempo.
  L'abitudine al brutto e', secondo me, cio' che impedisce a molti di evolvere e crescere...non si riesce piu' ad assaporare il bello. La bellezza di un prato verde e pulito, la sabbia candida senza cicche, la felicita' negli occhi degli altri e nei propri.
Detto questo, non ci resta che essere promotori di bellezza, senza lesinare un solo istante del nostro tempo!