mercoledì 28 maggio 2014

Il colore del grano

Ho riletto il libro "Il Piccolo Principe" insieme ai bambini, fermandomi a commentare con loro le pagine più belle, facendoli riflettere sul filo d'amore che unisce delicatamente i diversi episodi.
Bisognerà che qualcuno parli dell'amore vero, pulito, poetico a questi piccoli principi e principesse di ormai 10 anni.
Se qualcuno me ne avesse parlato a suo tempo, sicuramente mi sarei risparmiata la sofferenza degli amori distorti, ma questo è un altro post.
L'incontro del Piccolo Principe con la volpe mi ha fatto piangere dieci anni fa, era la prima volta che lo leggevo e i miei occhi umidi andavano dalla pagina al panorama che correva veloce fuori dai finestrini di un treno, e ancora oggi mi emoziona...
Ancora oggi sperimento (per fortuna) la felicità di "addomesticare" e "lasciarmi addomesticare"...e poi il distacco, la sofferenza...con la conquista di un prezioso ricordo.
Dopo aver letto queste pagine ho proposto ai bambini di scrivere un testo sui ricordi legati a ciascun/a compagno/a di classe. Che entusiasmo!! Tutti hanno voluto leggere i loro testi a voce alta e per me è stata una grande scoperta; sono legati gli uni agli altri da ricordi veramente divertenti, da fatti completamente ignorati da noi insegnanti ma condivisi tra loro con una complicità davvero tenera.
Tempo fa ho letto un pensiero del mio maestro Daisaku Ikeda, il quale dice che noi adulti abbiamo il dovere di lasciare bei ricordi nei piccoli...condivido!
In questi giorni ho pensato molto ai ricordi che ho ereditato dalle persone che ho incontrato nella mia vita...
Il colore del grano è il ricordo che mi ha lasciato mio nonno, che lo coltivava.
Mio padre mi lascia sicuramente l'odore dei libri (visto che è un instancabile lettore) e dei suoi fiori preferiti: lillà, geranei, fresie.
Mia mamma mi lascia l'amore per i colori e la voglia di chiacchierare con la gente.
Mio fratello Ale mi ha fatto conoscere i Beatles e l'Heavy Metal.
Un mio compagno di giochi d'infanzia mi ha lasciato il ricordo del mitico concerto di Madonna del 1986 allo stadio di Torino, visto insieme in tv.
le mie amiche delle magistrali...le patatine fritte mangiate al "Bar Azzurro" a Oristano.
Cecilia mi ha lasciato il ricordo della splendido parco intorno alla Burrell Collection a Glasgow.
E poi...e poi...quanti e quanto belli...

E poi arriviamo a oggi.
Oggi per lasciare e costruire nuovi legami ho indossato le scarpe da trekking e ho sfidato la mia pigrizia e paura di cadere.

Percorso sulla ex ferrovia Spoleto-Norcia

Spoleto vista dal "Giro della Rocca"

Per conquistare il ricordo di questo panorama meraviglioso ci sono voluti anni, mi sono spogliata pian piano dei sassolini dentro le scarpe, dei pensieri ostili, della rabbia, del rimpianto, sono diventata quasi vegana, pratico il buddismo...e a quasi 40 anni mi sento leggera come una farfalla, sono tornata un po' bambina perchè come dice il Piccolo Principe :" Solo i bambini sanno quello che cercano".