sabato 24 agosto 2013

Sardegna: terra di tutti e di nessuno

Mi muovo nella Terra che mi ha dato i natali ancora in punta di piedi. Con rispetto, circospezione, rispettandone la fragile bellezza.
Tanti anni sono passati, ma ancora molto devo conoscere, proprio qui dove tutto e' familiare.
Devo andare oltre la superficie dell'acqua turchese che incanta. Mi libero della sua assoluta perfezione per mescolarmi di nuovo alla mia gente.
Riapro i cassetti della memoria dove e' custodita la mia lingua madre, ho bisogno di antichi strumenti per capire le persone. Mi apro curiosa a loro, quando non sono brutali, tribali.
La Sardegna e' di tutti, quando accoglie con un caldo abbraccio i forestestiei a ballare nelle piazze colorate.
E' di tutti, quando con calore un centenario ti racconta la dua vita.
E'di tutti quando puoi entare nel mondo magico di rituali atavici, quando puoi avventurarti nelle foreste incantate.
La mia Isola e' di tutti quando offre i suoi tesori a cielo aperto: i misteriosi nuraghi, le chiese campestri, le torri e i castelli.
Poi, dopo l' incanto, percorri le strde.
L'immondizia dappertutto, la plastica in tutte le sue forme invade boschi e valli.
Non c'e' nessuno che vigili, protegga, consoli, ripari, abbellisca.
Poi, all'improvviso, mentre percorri la stessa strada di tanti aani fa, per tornare a casa, scpri che l'ombra delle querce e' sparita.
Rami neri e contorti si protendono nel nulla, con un lamento silenzioso.
Il mio cuore si strappa. Orrore. E' tutto bruciato. Sono rimasti solo i muri a secco.
Chilometri e chilometri di ricordi perduti.
La mia infanzia carbonizzata. Il futuro dei giovani abitanti rubato.
Allora, davanti a questo disastro, ultimo dopo tanti altri, capisci che la Sardegna e' di nessuno.
Passata l'euforia delle spiagge, il resto non conta; preda di criminali che, condeterminazione, la stanno divorando ettaro dopo ettaro.

giovedì 22 agosto 2013

Nota

Scusate per errori e ripetizioni nel precedente post ma sto scrivendo dal cellulare.

Terra madre

Qualche volta ancora mi chiedo come sarei stata se non fossi nata qui. Ad ogni attracco il giro ricomincia. Nuovo inizio e fine di qualcosa.
L'aria aromatica trasporta il profumo della macchia mediterranea: mirto,erica, ginepro, cisto, lentischio danzano insieme nel mio naso facendomi la corte.
Una volta nella vita bisogna sentirlo l'odore della Sardegna. E' l'odore antico di un padre e una madre vissuti millenni fa. Bisogna provarlo questo senso di storia millenaria che ti ricorda dove e' iniziato il mondo. Niente e' pacato nella mia terra forye. I colori sono accesi. Il blu e' cosi' intenso che commuove, il verde brilla spudoratamente a ricordare che questa terra era coperta di boschi, prima che uomini incauti spogliassero le rocce, lsciandole sole a pregare alla luna.
La mia terra e' immensa, c'e' cosi' tanto spazio in cui perdermi per ritrovarmi.
E' una mamma cosi' saggia, sa di cosa ho bisogno, cosa rischio di perdere se dimentico la sua bellezza.
E' anche una mamma severa, ti scuote con un vento forte che non da' scampo. Ti scuote forte e ti impedisce di resistete...fa tornare a galla le tue vite precedenti, prepotentemente.
Non sarei stata cosi' forte se non fossi nata qui, qui ho imparato a resistere, a non smettere di credere e cercare.
Perche' dopo una faticosa salita tra arbusti spinosi si inizia a scendere,fino a lambire acque cristalline .

giovedì 15 agosto 2013

Cieli di Scozia



Verso le Highlands
 

Riverside Museum
  Nella mia testa, ora che sono tornata a casa, c'e' un puzzle di immagini che sanno di cielo e di blu.
I due intensi giorni di Londra hanno riempito le mia orecchie e i miei occhi di incredibili sensazioni e ricordi.Stavolta è stata la Londra dei parchi; sopratutto Holland Park, così verde, selvatico, imprevisto.
Poi di nuovo Glasgow.
Un viaggio in treno da Londra Euston alla stazione centrale della capitale del mio cuore.
Il passaggio dall'Inghilterra alla Scozia annunciato dalla campagna che si e' fatta capricciosa, solitaria e buia.
Il cielo ha lasciato libere le nuvole che hanno disegnato ghirigori incredibili, tra pianti e risate.
Le valli hanno iniziato a spogliarsi. Le cime a salire dolcemente.
Lame di luce ogni tanto mi ferivano gli occhi, l'anima in subbuglio per l'attesa.
Glasgow che non arrivava mai.
Poi, dopo cinque ore, ecco il Clyde e io che lo attraverso vittoriosa a cavallo del mio treno. Mi pare che alla stazione tutti aspettino me, figliol prodigo tornato a casa, ospite d'onore, scozzese d'adozione.
Il tempo di disfarmi della mia valigia leggera e subito a casa McGoldrick.
Lì veramente mi aspettavano tutti. Dopo dieci anni ancora tutti fedeli, contenti di vedermi, di abbracciarmi, come se neanche un giorno fosse passato.
E io che ogni volta torno folletto, rido come una bambina, mi faccio coccolare e viziare.
Quelli che avevo lasciato piccoli bimbi ora sono dei bellissimi teen-agers. Il mio Archie lo rivorrei bambino.
Un pò mi è sconosciuto. Ma ci abbracciamo più volte nella nostra nuova forma, scompigliandoci i capelli a vicenda, ormai contaminati per sempre dalle serate d'inverno passate a guardare in tv i film di streghe e maghi,senza che io, allora, capissi una parola di quello che sentivo.
La prima serata è stata piena di saluti.
Poi è stato il momento del Riverside Museum, che consiglio a tutti di visitare.
Dopo una colazione in Byres Road (stranamente deserta)mi sono lasciata ammaliare dai riflessi sull'acqua del fiume, convincendomi di essere un capitano di ventura.
La sera, di nuovo la casa si è riempita di pellegrini venuti per il rito della Carbonara; ogni volta che vado a Glasgow cucino la mia mitica carbonara.
Stavolta eravamo una quindicina, la pasta era squisita e la serata si è conclusa con la soddisfazione generale.
Il terzo giorn sono partita per le Highland per la prima volta.
Da Glasgow a Tyndrum, Fort William, Glencoe, Mallaig.
Stupendi panorami. Cieli liberi, immensi, appassionati. Spiagge caraibiche.
I paesaggi che mi fanno sentire in pace con il mondo intero.Io in loro e loro in me.
Al ritorno da Mallaig a Fort William abbiamo preso il treno a vapore, quello che si vede su Harry Potter. divertente, col nostro caffè sul tavolino che si aromatizzava al carbone, strada facendo.
Non poteva mancare una sosta al pub, stavolta infestato dagli spiriti, e per scacciare la paura niente di meglio di un wisky.
Siamo tornati a Glasgow costeggiando Loch Lomond e ascoltando musica gaelica.
Ieri, prima della partenza,ho potuto assistere all'esibizione di diversi gruppi di suonatori di cornamuse.
Mentre cercavo di filmare col telefonino, le lacrime hanno iniziato a scendere, la mano a tremare. Perchè per me Glasgow continua ad essere come un vecchio amore che la lontananza non può spegnere.
E' come una storia d'amore che vive al di là del tempo, custodita chissà dove; la nostalgia mi assale all'improvviso, quando sono lì, e ogni partenza è dolorosa quanto la prima volta!


Silver Sand

Valli incantate




Mallaig
 


Queste immagini saranno impresse per sempre nella mia memoria!


mercoledì 7 agosto 2013

Scozia, sto arrivando!

Continuano i problemi tecnici sul blog...non riesco a scrivere come prima, devo usare per forza la modalità HTML invece di SCRIVI.
Chiunque di voi sia in grado di darmi un consiglio, lo faccia, per favore.
Domani partirò nuovamente e al mio ritorno spero di potervi raccontare e postare delle belle foto del mio nuovo viaggio!
Buone vacanze a tutti!

sabato 3 agosto 2013

Ritorni

I giorni di vacanza trascorrono con una nuova routine domestica all quale mi affeziono  con timore...purtroppo è già iniziato il conto alla rovescia...il 2 settembre torno a scuola.
Io non penso mai : "torno a lavoro" ma "torno a scuola".
Ma oggi voglio parlare d'altro.
Di questo dolce scorrere delle ore nella casa in penombra, tra letture, pisolini, film, gelati, qualche ricetta sperimentata in cucina. Il lento trascorrere del tempo e io che, dopo mesi, ritorno padrona della mia casa, dei miei occhi, dei miei desideri, dei miei progetti.
Dal mio rientro da Bristol non ho programmato niente, al di fuori del mio nuovo viaggio dall'8 al 13 Agosto e quello dal 17 al 31 Agosto.
Non ho fatto altro che assecondare il ritmo del mio corpo, dormire un pò di più, svegliarmi ed improvvisare una passeggiata per osservare la città dall'alto, prendere il caffè al bar come una turista, provare buffe acconciature ai capelli, andare in piazza per l'aperitivo.
Sono ritornata ad essere Tina. Non la maestra Tina, ma solo Tina.
E piano piano riassaporo il mio viaggio da poco concluso ed il prossimo ritorno  a Londra, tra pochi giorni...anche lì è casa. Purtroppo ci sono problemi tecnici e non riesco più nè a scrivere nè a caricare foto...Cecilia urge il tuo aiuto!