Sabato mattina siamo partiti alla volta di Bologna.
Accompagnati da un sole splendido che indorava le colline umbre, poi toscane, poi emiliane.
I calanchi del Verghereto, l'indicazione per il monte Fumaiolo e le sorgenti del Tevere.
Prima o poi faremo una deviazione per arrivare fin su.
Che familiarità quella strada. Quanti bei viaggi sono passati di là.
A febbraio avevo raccolto l'invito di un'amica per andare a vedere il concerto di Vasco, a Bologna appunto, il 22 giugno.
Non che io sia mai stata una sua fan sfegatata, anche se ho sempre canticchiato le sue canzoni...ma ero certa che mi sarei divertita...perciò è iniziato il conto alla rovescia e sabato mattina , puntualissimi, siamo partiti.
Alle 17 eravamo dentro allo stadio Dall'Ara già gremito. Subito mi sono abituata al codice da stadio, tra fiumi di birra (ma noi solo acqua), cori, ragazzi e ragazze tatuati dalla testa ai piedi, i bagni chimici ecc.
Tina libera |
Per l'occasione ho indossato la mia maglietta nera dei Beatles, che anche se non c'entrano nulla con Vasco, faceva molto "rock".
Dopo ore di attesa ed insofferenza, mia, sugli spalti, alle 9 in punto il concerto è iniziato.
Da quel momento non ho mai smesso di cantare e ballare, circondata da un'energia incredibile.
Tutto ciò che contava in quel momento era stare bene.
La luna piena ci ha illuminato bonaria fino alla fine.
Luna sopra di noi
E poi Vasco che ha infiammato la folla, mi ha fatto tenerezza, ho percepito la sua coerenza, dall'inizio alla fine.
Ho riascoltato le sue parole e ho capito cosa trasmettono. Ed è pure romantico!
Che bello vedere intorno a me così tanti giovani...e sentire sulla mia pelle che veramente ogni attimo della mia vita "è stato splendido"...e che c'è un'energia nelle mie vene che ancora scorre e mi fa sentire così viva!
In lontananza...il Blasco
E' stata una bellissima serata. Ed il giorno dopo a spasso per Bologna, ricordando i miei vent'anni, quando andavo a trovare lì il mio migliore amico...ma questa è un'altra storia!