giovedì 23 maggio 2013

Quel 10 che non arriva mai...

Anni fa, ( agli albori di quest'ingrata brillante carriera) ho insegnato solamente ad alunni dai 16 anni in su, in un CTP (Centro Territoriale Permanente); i miei alunni erano tutti stranieri, di nazionalità e livelli linguistici diversi, avevo organizzato dei bei gruppi in cui la lezione (di Italiano) era anche un momento di confronto/scambio/amicizia. Che anno splendido.
E' stata una bella esperienza e ho instaurato legami positivi con tutti ( a parte uno studente marocchino che si era invaghito di me, mi invitava ad incontri post-scuola e mi pedinava...ho avuto paura!!).
L'anno dopo però sono tornata alla scuola primaria, principalmente per farmi le ossa.
Insegnare agli adulti è ,diciamo, abbastanza scorrevole, insegnare ai bambini è più complicato...perchè ogni bambino ha dietro di sè due genitori non sempre particolarmente comprensivi, sopratutto verso noi "maestracce".
Ora, in dieci anni ne ho viste di tutti i colori, arrivando alla conclusione che non è obbligatorio avere dei figli se non ci  si sente particolarmente disposti a dedicarsi a loro come si deve.

Genitori indisciplinati, genitori arrivisti, genitori aggressivi, genitori egocentrici...e il bambino sta in mezzo, tra "quello che dice la maestra" e "quello che dicono mamma e papà".
Riusciremo a conciliare questi messaggi??
Si creano delle situazioni schizofreniche...questa settimana ci sono state diversi episodi d'ira nei confronti del mio team...
Il chiodo fisso è principalmente uno: che i propri figli abbiano dieci in pagella e in tutte le materie!!!
Che ansia che mi mettono...
Assistiamo a vere e proprie scene d'isteria, ascoltiamo scuse ridicole per giustificare i figli che per mesi non hanno studiato, subiamo velate intimidazioni e neanche tanto velate suppliche affinchè il livello venga abbassato e chiunque arrivi all'agognato dieci.
Bravi genitori, i vostri bambini hanno un bel dieci, siete stati bravi voi in primo luogo. E chi sennò?
Ormai mancano due settimane alla fine della scuola...e la domanda più frequente è: " Come sono i voti? Ci saranno dei dieci? Perchè se non si prendono alla scuola elementare che è facile..."
Ma chi l'ha detto che la scuola elementare Primaria è facile??
Per me è stato quel brutto nome ( per foruna che anche la parola "asilo" è stata sostituita) a creare il falso mito, elementare sembra che stia per semplice, facile, essenziale, basilare nel senso di minimo indispensabile.
Invece è proprio il contrario!
Che belli gli anni in cui non c'erano i voti numerici e i bambini venivano apprezzati nella loro interezza, non trattati come slot machine dalle quali deve uscire il numero vincente!
Personalmente non nego il dieci a chi lo merita...ma mi sento così a disagio a vedere quelle faccine sgomente e quelle lacrime quando magari arriva un semplice nove, perchè " Mamma vuole dieci!"
Io farei davvero una riforma della scuola, non una pagliacciata come quella di tre anni fa, che è servita solo a mascherare i tagli...cambierei tante, tante cose...e forse abolirei pure il dieci, perchè nessuno è perfetto!
Voi che ne pensate?


5 commenti:

  1. Leggendoti e ascoltando commenti di altri insegnanti mi rendo conto di come sia stata fortunata io con la scuola (e con la generazione): ai miei tempi il giudizio dell'insegnante era inappellabile, non esisteva proprio che un genitore criticasse i voti dati con il docente!! È non erano solo i miei ad essere corretti, nessuno dei genitori dei miei compagni si sarebbe mai sognato di questionare dei brutti voti. Peccato, perché le sgridate a scuola o i voti bassi aiutavano tantissimo a crescere e migliorare lo ricordo ancora ora!! È per quanto riguarda le scuole 'elementari', con la mia migliore amica d'infanzia ricordiamo sempre che, se siamo così ora, lo dobbiamo principalmente alle maestre e a quello che ci hanno insegnato

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    1. Purtroppo pochi capiscono quanto quei 5 anni siano formativi...non e' meglio prendere il primo rimprovero da un tuo insegnante piuttosto che dal tuo capo?
      Poi ci si lamenta della fragilita' dei giovani; per me e' il riflesso della fragilita' dei genitori che pensano che proprio figlio sia per forza un genio!

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  2. Io sono stata sempre contraria ai voti. Bambini e ragazzi non possono essere etichettati in base a dei voti, che per la maggior parte delle volte sono soggettivi. Perchè a meno che il compito non sia a crocette oppure un'equazione di matematica come si fa a valutare un lavoro senza seguire il proprio gusto personale. Da "secchiona" a detta di altri ovviamente, mi sono sempre confrontata con i professori, ma è stato tempo perso. Ho visto compiti valutati in meno di 5 minuti, perchè tanto bastava leggere nome e cognome dell'alunno. Ho finito elementari, medie, liceo e università e la mia opinione non è cambiata. Per quanto riguarda i genitori ti do ragione, ormai i bambini vengono messi al secondo se non addirittura al terzo posto. Dopo palestra e aperitivo in centro! I bambini e i ragazzi che vengono a ripetizione da me hanno solo bisogno di essere seguiti e ovviamente una maestra non può seguire allo stesso modo una classe intera.

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    1. Grazie Giulia di esseri unita al mio blog!
      Io cerco di essere il piu' oggettiva possibile nel valutare gli studenti ma non nego che e' facile essere influenzati dai propri pregiudizi!

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