sabato 14 febbraio 2015

L'energia dentro

Da qualche giorno, nel pomeriggio, la primavera entra dalla finestra della cucina, illumina le pareti e mi abbaglia per un momento.
Una tazza di the tra le mani, le gambe appoggiate sul davanzale e la testa tra le nuvole.
Un senso di libertà rinnovato, una fresca energia che mi scorre dentro, mi fa percepire profondamente me stessa, in tutte le mie sfaccettature.

Io, che nel posto di lavoro cerco sempre di dare il massimo, senza vile competizione, ma offrendo il mio tempo e le mie conoscenze per il bene comune; io, che non porto rancore a nessuno; io, che se sbaglio chiedo scusa; io, che non mi sento mai arrivata; proprio io, sono rimasta invischiata nella lotta all'ultima iscrizione, senza neanche saperlo, se non all'ultimo minuto, ma abbastanza in tempo per rimediare al danno subito.
Sì, perchè ci sono persone che per dimostrare il loro valore devono distruggere la reputazione altrui, spietatamente, con cattiveria e odio che mai penseresti di trovare nelle insegnanti.

E queste persone pur di impedire che in una scuola ci siano nuove iscrizioni, per cercare di far perdere il posto ad una (ex) collega a loro sgradita, non avrebbero paura di coprirla di fango, a causa di incomprensioni passate, che io avevo dimenticato.
L'hanno fatto. Mi hanno coperto di fango, o a loro così è sembrato.
Non di persona, ma alle spalle, in modo che io non potessi difendermi.
Ma mi sono difesa,e ho vinto.
E proprio quando mi sembrava che questa onta alla mia immagine fosse la cosa più terribile che mi fosse mai capitata, come se non dovessi più vedere il mondo con gli stessi occhi...allora c'è stata la liberazione.
Ancora una volta quella forza dentro che dopo due giorni mi ha permesso di ridere più di prima, al pensiero di quanto noi esseri umani possiamo essere straordinari, ma anche straordinariamente stupidi.
La stupidità e la crudeltà altrui non possono intaccare ciò che davvero sono.
Sono ben oltre questo, e provo infinita compassione per chi vive in questo mondo di inferno, demonizzando gli altri e negando l'altrui umanità, perchè in fondo, per prima cosa, negano la propria.
Per loro recito Daimoku, perchè anche in loro, anche se io ora non la vedo, c'è la natura di Budda.
 La loro azione mi ha sì ferito, ma mi ha anche fornito una grande occasione per crescere, accogliere, capire, rielaborare.
Non c'è rancore in me, ma speranza. Fiducia. Sia in me che negli altri.
Continuo ad osservare l'orizzonte piena di meraviglia, qualsiasi cosa accada.
La vita è davvero un dono prezioso.