Da qualche giorno, nel pomeriggio, la primavera entra dalla finestra della cucina, illumina le pareti e mi abbaglia per un momento.
Una tazza di the tra le mani, le gambe appoggiate sul davanzale e la testa tra le nuvole.
Un senso di libertà rinnovato, una fresca energia che mi scorre dentro, mi fa percepire profondamente me stessa, in tutte le mie sfaccettature.
Io, che nel posto di lavoro cerco sempre di dare il massimo, senza vile competizione, ma offrendo il mio tempo e le mie conoscenze per il bene comune; io, che non porto rancore a nessuno; io, che se sbaglio chiedo scusa; io, che non mi sento mai arrivata; proprio io, sono rimasta invischiata nella lotta all'ultima iscrizione, senza neanche saperlo, se non all'ultimo minuto, ma abbastanza in tempo per rimediare al danno subito.
Sì, perchè ci sono persone che per dimostrare il loro valore devono distruggere la reputazione altrui, spietatamente, con cattiveria e odio che mai penseresti di trovare nelle insegnanti.
E queste persone pur di impedire che in una scuola ci siano nuove iscrizioni, per cercare di far perdere il posto ad una (ex) collega a loro sgradita, non avrebbero paura di coprirla di fango, a causa di incomprensioni passate, che io avevo dimenticato.
L'hanno fatto. Mi hanno coperto di fango, o a loro così è sembrato.
Non di persona, ma alle spalle, in modo che io non potessi difendermi.
Ma mi sono difesa,e ho vinto.
E proprio quando mi sembrava che questa onta alla mia immagine fosse la cosa più terribile che mi fosse mai capitata, come se non dovessi più vedere il mondo con gli stessi occhi...allora c'è stata la liberazione.
Ancora una volta quella forza dentro che dopo due giorni mi ha permesso di ridere più di prima, al pensiero di quanto noi esseri umani possiamo essere straordinari, ma anche straordinariamente stupidi.
La stupidità e la crudeltà altrui non possono intaccare ciò che davvero sono.
Sono ben oltre questo, e provo infinita compassione per chi vive in questo mondo di inferno, demonizzando gli altri e negando l'altrui umanità, perchè in fondo, per prima cosa, negano la propria.
Per loro recito Daimoku, perchè anche in loro, anche se io ora non la vedo, c'è la natura di Budda.
La loro azione mi ha sì ferito, ma mi ha anche fornito una grande occasione per crescere, accogliere, capire, rielaborare.
Non c'è rancore in me, ma speranza. Fiducia. Sia in me che negli altri.
Continuo ad osservare l'orizzonte piena di meraviglia, qualsiasi cosa accada.
La vita è davvero un dono prezioso.
Meglio andare dritti per la propria strada e ignorare persone come queste. Cercare di risolvere i problemi che creano evitando di farsi venire il sangue amaro e di farsi contagiare dalla loro cattiveria. Che sennò poi diventa un circolo di 'violenza'. Non ti curar di loro, ma guarda e passa!
RispondiEliminaInfatti cerchero' proprio di fare questo. Lo faro' sicuramente. Ci sono troppe cose belle e positive a cui dare il giusto peso, per cui...guardo e passo! Grazie.
RispondiEliminaPurtroppo quando si diventa grandi si scopre che la vita non è così semplice, c'è sempre qualcuno pronto a buttarti del fango addosso per raggiungere il proprio scopo. Sarebbe molto più semplice e salutare vivere la propria vita senza danneggiare quella altrui, ma il mondo è pieno di persone insicure che non avendo talenti o personalità brillanti cercano di oscurare quelli altrui. Hai fatto bene a riprenderti e a ridere di questo episodio. La cosa più importante è che a fine giornata quando ripensi a quello che hai fatto sei a posto con la tua coscienza. Brava Tina. Baci. Giulia.
RispondiEliminaGrazie Giulia. Io mi sento bene con me stessa, e questo conta.
EliminaMa dai! Meno male che è finita bene. Fortunatamente nel mio paese c'è solo la nostra scuola e queste cose non succedono più da quando si sono accorpati i due edifici. E' finito pure il tempo per le iscrizioni. Da oggi sapremo quanti alunni si sono iscritti. Buona settimana .
RispondiEliminaGrazie, anche a te!
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