Sogno. Tanto. Sempre, e non solo ad occhi aperti. E faccio anche sogni premonitori.
L'altra sera ho fatto uno dei miei sogni di mete sconosciute, di viaggi attesi e rimandati.
Mi trovavo su un autobus a due piani, diretta in una città di confine, tra Italia e non so. Dall'autobus vedevo guglie e campanili gotici, edifici dall'aria fiabesca e colori pastello.
Intorno montagne innevate. Andavo a trovare Cecilia, forse a Lubiana?
Chissà, alla fine invece di Cecilia ho incontrato due gatti bianchi e neri.
Ideali. Bè, senza ideali la vita che senso avrebbe? Lo sanno bene anche i miei allievi che,alla ormai veneranda età di 9 anni, mi stupiscono ogni giorno di più con i loro ragionamenti. Mi superano in bravura.
Io che il 4 Ottobre, come una pioniera, parlavo di Malala Yousafzai per la prima volta (dopo aver letto di lei la sera prima su una rivista buddista)ora mi vedo recapitare dai miei alunni articoli e notizie della nostra nuova eroina.
In questi giorni si è parlato tanto di lei sui giornali ed è anche in vendita un suo libro, che ho subito acquistato.
Ogni giornata a scuola è densa di significato, di scoperta, per tutti.
Non mi pesa alzarmi prestissimo e neanche stare più di 4 ore di fila nella stessa classe. Abbiamo così tante cose da condividere!
Tante volte penso a quanto sarebbe bello vedersi per un the, chiacchierando del più e del meno. Che assurdità. Però sarebbe proprio bello.
Poesia. Ho iniziato il programma di Italiano partendo dal testo poetico. Ho spiegato chiaramente che la poesia serve ad insaporire la nostra vita, riscoprire le parole, comunicare ed esprimere sentimenti profondi.
La poesia è vitale, essenziale come l'aria!
Dopo alcune poesie introduttive...ho spaziato e sotto la doccia ieri ho trovato la poesia che faceva per noi: la canzone "Il cielo d'Irlanda" di Fiorella Mannoia.
L'abbiamo ascoltata, capita, abbiamo frugato tra le parole, scoperto segreti,conosciuto un Paese straniero e desiderato di partire tutti insieme e scorrazzare sulle dolci colline irlandesi.
Mi sono divertita.
Poi siamo partiti subito per New York. E lì abbiamo ascoltato Frank Sinatra e Alicia Keys, grandi.
Geronimo Stilton ci ha accompagnato nella visita della città, youtube ci ha fornito immagini stupende e abbiamo sbavato un po' davanti allo schermo della LIM.
Poi di corsa siamo scesi dai nostri sogni perchè era di nuovo venerdì e per due giorni niente scuola.
I bambini non sono mica tanto contenti di stare così a lungo a casa.
E, tutto sommato, neanche io!
...lo ammetto, nel momento in cui ho letto "sogni premonitori" ho pensato ad un mio, pessimo sogno premonitore, e mi è venuto freddo dentro, ma anche un laconico sorriso che centra tutto e niente... poesia pura di una vita banale e nulla più...
RispondiEliminaBeh, io sono un po' gatto, però se fossi un gatto sarei di quelli arancioni, quindi se ne sogni uno sono io!
RispondiEliminaMa che bella classe che hai!
E' cosi'... Questi bambini sono incredibili!
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