La bellezza della nostra esistenza è per me indiscussa, se c'è da soffrire soffro, se c'è da gioire gioisco.
Ogni momento ha la sua intrinseca preziosità, così struggente, a volte, da farmi commuovere. sopratutto quando l'infinito si infila nei miei giorni, all'improvviso.
Il sentiero dell'amicizia l'ho percorso e lo percorro affidandomi come un bambino, fidandomi del mio istinto che mi portava e mi porta a trovare persone a me affini, capaci di guardare nella mia anima senza strapparla, permettendomi di fare altrettanto.
Sono stata molto fortunata, lo affermo senza alcun dubbio.
Era bello, Francesco, stare seduta sulle panchine dei giardinetti, a Macerata, e fantasticare del nostro futuro, parlare della nostra terra lontana, confidarti i miei sfortunati amori, le mie delusioni ma anche i miei entusiasmi.
La nostra amicizia ci ha portato delicatamente lontano, fino ad un altro luogo magico per entrambi. Ritrovarsi sulle Dolomiti è stata una grande emozione e la conferma che i sentimenti veri resistono al tempo, non hanno bisogno di appuntamenti formali, di obblighi, di attese disattese. Ci si ritrova perchè è semplicemente naturale che sia così.
Così come diventa naturale scriverti una lettera, a mano, dopo tante fredde mail, passare una mattina a trovare le parole giuste per continuare a raccontarmi in due fogli fitti fitti di parole.
Si inizia a parlare come se 20 anni non fossero mai trascorsi. Si riallacciano idee, sogni e nuove consapevolezze in continuità perfetta.
Nessuno strappo. Sicuramente più affetto da darsi, più profondo.
E poi c'è un volto che mi è rimasto stampato nel cuore di bambina delle scuole elementari, poi ragazza, poi donna.
Il confine tra amore e amicizia confuso, liquido nel tempo infinito che ci ha separato.
dove sono finiti i giorni l'una senza l'altro?
Abbiamo camminato per trent'anni per ritrovare il suono della nostra voce.
Il tempo ci è stato amico, risparmiandoci i tafferugli tra innamorati e preservando i frutti di una cara amicizia.
Guarderemo di nuovo, un giorno, il sole tramontare a ovest, insieme?
Intanto tengo stretti i ricordi che mi fioriscono nella memoria.
Ogni giorno mi perdo nel candore della vita, vista anche attraverso gli occhi dei miei alunni, coccolata dalle loro parole di miele e mi dico che sono una privilegiata.
Torno io stessa bambina e cerco di asciugare ora le lacrime di allora, per far sorridere gli altri.
" Siete buffe voi due"- ha detto L. oggi a me e alla mia collega.
Gli ho risposto che noi maestre siamo "obbligate" a far ridere i bambini.
Come non dire grazie ad Annalisa, mia amica e complice in questi anni di "apprendistato" per diventare maestra-streghetta.
Mancano giusto tre mesi alla conclusione di questo anno scolastico e nel mese di Maggio starò lontano dalla scuole perchè sarò radioattiva (seguirà post ad hoc)...perciò inizio a fare i miei conti...col sapore della mia piccola grande vittoria: l'aver capito profondamente cosa mi serve per essere davvero felice.
...che invidia [buona] sapere cosa serve per essere felice...
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