mercoledì 23 luglio 2014

La Grande Bugia

Sì, copio il titolo del celebre film, sconvolgendolo un po', visto che di bellezza ne vedo così poca.
La mia delusione in merito alle ultime vicissitudini politiche è cocente, nutrivo una speranza che giorno dopo giorno è quasi svanita. Lo dico con freddezza e nello stesso tempo con la determinazione di fare comunque la mia parte nella ricerca della verità.
Ancora i mass media cercano di abbindolarci con notizie di contorno: la Costa Concordia che riemerge, il caldo afoso (che non c'è), le ultime tendenze dell'estate (mi chiedo chi le segua, visto che nessuno ha più una lira) ecc ecc.
La riforma del Senato che pare essere ciò che noi italiani desideriamo più di ogni altra cosa...balle, balle e solo balle.
Noi italiani col senno (spero, come me) vorremmo sapere che ne sarà di questo Paese.
Vorrei (meglio parlare per me) sapere che fine fanno tutti i migranti che sbarcano quotidianamente nel sud Italia. Dove vanno a finire? Perchè questa emergenza non è l'argomento principale di discussione dei politici e dei cittadini?
E' stolto l'uomo che crede di poter vivere felice senza farsi toccare dai cambiamenti feroci in atto, è impensabile che un gruppo di persone viva e sprechi le risorse economiche e naturali quando alla porta di casa bussano milioni di disperati.
E poi le guerre, assurde. Gli interventi diplomatici che avvengono quando ormai le crisi sono in atto da tempo. E questo stupido e miope modo di pensare solo al proprio Stato, sempre in piccolo, senza una visione che includa tutta l'umanità, i diritti e i doveri di tutti gli uomini, perchè in fondo siamo tutti uguali.
Io non ci sto.
Non giro la testa dall'altra parte, cerco una guida, una sfida per ricominciare, perchè chi ha la testa deve usarla.
Non è tempo di nichilismo nè di frivolezze: è tempo di unione, di lotta, di creazione di valore.
Ci sono idee nuove in giro, non è vero che non c'è più niente da fare, che tutto è perduto.
Leggete per esempio il libro "Daisaku Ikeda- Idee per il futuro dell'umanità" di Antonio La Spina.
Sono orgogliosa di avere scelto questo uomo straordinario come mio Maestro.
Lo spirito giusto è "Da ora in poi!" e "Se non ora, quando?".
Rita Levi Montalcini disse: " La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione ma anche dalla fortuna di aver incontrato una grande maestro".
Questa è la verità.

venerdì 18 luglio 2014

Meraviglia d'estate

Ci sono voluti ben 16 anni di permanenza in questa regione per poter finalmente godere dello spettacolo della fioritura a Castelluccio di Norcia.
Nel Pian Grande, coltivato a legumi e cerali, tra fine giugno e luglio, sbocciano fiori dai colori accesi che tingono i prati di arcobaleno, sfumature incredibili che solo i pittori più bravi potrebbero riprodurre.
Le mie banali foto nulla sono se non un vago ricordo del meraviglioso letto di petali che oggi ho ammirato.
Era tutto un ronzio di api, mosche, bombi, tutto un volo di farfalle leggere, mille carezze del vento sui fili d'erba che si piegavano formando morbide onde.
E poi le spighe che sussurravano delicatamente sui loro steli d'oro.


Ancora una volta il contatto con la natura mi ha riempito l'anima di profumi nuovi.



Per ammirare da vicino questo piccolo grande miracolo c'è un reticolo di sentieri che orlano i campi. Mi sono seduta vicino ai fiordalisi color indaco e ho respirato con profonda gratitudine. Felice.



mercoledì 16 luglio 2014

Ma dove vanno a morire i gatti?

Vorrei proprio saperlo.
E' successo di nuovo: un altro dei "miei" affezionati gattoni è sparito. Il più bello, quello che stava meglio (apparentemente). Domenica sera era al solito sotto la mia finestra a guardarmi, speranzoso in qualche avanzo.
Non sono scesa in cortile, non avevo niente da dargli, ho pensato:"domani".
E quel domani mi è sfuggito di mano, lui non c'è più.
C'è qualcosa di misterioso in queste sparizioni, ho cercato per tutto l'isolato, negli orti vari, ma niente. In una anno sono spariti tre gatti (senza contare i piccoli uccisi da quell'assassina che ora tengo d'occhio).
Sarà stato avvelenato? Da chi? Sarà stato investito? Ma dove? lui non usciva mai dal cancello!
La vita misteriosa di questi animali mi affascina, dove li conducono le loro buffe zampette? E' struggente non vederlo più, non sapere che fine ha fatto.
Una volta ho sentito dire che i gatti si allontanano per morire...è vero?
Sono immensamente triste.

lunedì 7 luglio 2014

Isole - Ortigia



Senza la deriva in un'isola non potrei sentirmi profondamente presente in questa terra, in carne, ossa e sensi.
Sarà perchè l'isola è il luogo che mi ha accolto per primo, che mi ha fatto desiderare di andare oltre i limiti, per poi tornare, eternamente.
Gli isolani sono diversi, guardano sempre verso un altrove che gli altri non vedono, forse l'orizzonte, dopo le strade, dopo la terra, nel mare.
Il mare mi rende diversa, più vicina a ciò che veramente sono, anche se mi percepisco così bene raramente, da quando ho lasciato la mia di isola.
Ortigia mi ha accolto in una caldo pomeriggio insieme ad un profumo intenso di oleandri dal colore sanguigno.
Attraverso un ponte mi sono intrufolata in un reticolo grazioso di vie e di piazze abbacinanti.



Per capire Ortigia bisogna camminare in tutte le direzioni, attraversarne tutte le piazze, curiosare negli angoli, sporgersi dalle ringhiere del lungomare e respirare il vento salino.

I greci la scelsero per farne una grande e fiorente città, famosa in tutto il Mediterraneo.
La mitologia è cucita alla realtà, il passato al presente.
L'abbraccio del mare mitiga il caldo spietato, per far godere lunghe giornate senza tempo.

Piazza Archimede

Una piazza ricorda che questa città diede i natali ad Archimede, ricordato con una bella manifestazione dal 3 al 5 luglio, occasione ghiotta per chi ama le piazze brulicanti di gioventù, musica e arte.
Tempio di Apollo

Ho trascorso di giorni bellissimi durante i quali ho avutom il piacere di farmi incantare dall'arte oratoria dei siculi.
Durante la visita al teatro greco (Siracusa ha il secondoparco archeologico d'Italia)una guida molto somogliante a Toni Servillo (ma con una folta chioma)ci ha decantato i fasti delle città, l'intreccio di popoli, tiranni, re, artisti, tragediografi che ne hanno costrutito la fama.
Emozionante vedere la cavea rivolta verso il mare e sentire alle proprie spalle una fresca cascata d'acqua, immaginado le 15.000 persone che un tempo assistevano agli spettacoli, privilegiati forse senza saperlo.

Ma ancora più emozionante l'incontro con la caparbiertà di un popolo che non soi arrende, ma questo è un altro post.


Teatro greco di Siracusa